«Un compito infinito»: così Giovanni Raboni definiva l’opera di chi si impegna a tradurre poesia. Questo libro indaga il rapporto – non sempre e non necessariamente felice negli esiti – fra le traduzioni dai classici e alcuni degli intellettuali e dei poeti italiani più noti, specialmente lungo l’ultima fase del ‘secolo breve’ appena trascorso. Emerge da queste pagine un quadro vitale e variegato, a dare il segno di un legame mai interrotto – e tuttora resistentissimo – fra la recente storia letteraria e culturale del nostro Paese e gli autori greci e latini, a volte ‘filtrati’ dalla passata esperienza scolastica in versioni patinate d’antico, altre volte fedelmente riconsegnati alla scena teatrale, o parzialmente riscritti in testi ormai lontani dall’originale, o tradotti per un pubblico di lettori non specialisti, e ancora traditi e addirittura ‘scancellati’.
«Un compito infinito». Testi classici e traduzioni d’autore nel Novecento italiano
RODIGHIERO, Andrea
2015-01-01
Abstract
«Un compito infinito»: così Giovanni Raboni definiva l’opera di chi si impegna a tradurre poesia. Questo libro indaga il rapporto – non sempre e non necessariamente felice negli esiti – fra le traduzioni dai classici e alcuni degli intellettuali e dei poeti italiani più noti, specialmente lungo l’ultima fase del ‘secolo breve’ appena trascorso. Emerge da queste pagine un quadro vitale e variegato, a dare il segno di un legame mai interrotto – e tuttora resistentissimo – fra la recente storia letteraria e culturale del nostro Paese e gli autori greci e latini, a volte ‘filtrati’ dalla passata esperienza scolastica in versioni patinate d’antico, altre volte fedelmente riconsegnati alla scena teatrale, o parzialmente riscritti in testi ormai lontani dall’originale, o tradotti per un pubblico di lettori non specialisti, e ancora traditi e addirittura ‘scancellati’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.