Per chi si accinga a comporre un quadro seppur sommario della società veronese del Settecento si pone il problema della quantità sterminata di fonti a disposizione. Esse partono in Verona dagli atti del consiglio e dagli atti dei rettori e proseguono in Venezia con la documentazione accumulata presso i vari organi del governo veneto, che io ho visto sistematicamente ed utilizzato nel grande lavoro accolto nella collana Verona e il suo territorio . Tornando a Verona fonti di inesauribile ricchezza sono gli archivi delle famiglie nobili ed ecclesiastiche e quelli della Casa dei Mercanti che ci mettono a diretto contatto col mondo del lavoro organizzato nelle corporazioni. Accanto a tale massa sterminata di fonti manoscritte ce n'è un'altra, ormai a stampa da quando il compianto collega Amelio Tagliaferri decise di pubblicare le relazioni stese dai rettori al termine del loro mandato. Un'opera notissima, oggetto di consultazione quotidiana da parti di quanti siano impegnati a studiare l'età veneziana, che si impreziosisce per i volumi relativi al veronese delle introduzioni rispettivamente di Giorgio Borelli per Verona, di Gino Barbieri per Legnago e di Giovanni Zalin per Peschiera e Salò . Le relazioni rinvenute e pubblicate da Amelio Tagliaferri per Verona settecentesca non sono molte. Io ho avuto la ventura di scovare più d'una delle relazioni sfuggite a Tagliaferri.
La società veronese del Settecento
VECCHIATO, Francesco
1996-01-01
Abstract
Per chi si accinga a comporre un quadro seppur sommario della società veronese del Settecento si pone il problema della quantità sterminata di fonti a disposizione. Esse partono in Verona dagli atti del consiglio e dagli atti dei rettori e proseguono in Venezia con la documentazione accumulata presso i vari organi del governo veneto, che io ho visto sistematicamente ed utilizzato nel grande lavoro accolto nella collana Verona e il suo territorio . Tornando a Verona fonti di inesauribile ricchezza sono gli archivi delle famiglie nobili ed ecclesiastiche e quelli della Casa dei Mercanti che ci mettono a diretto contatto col mondo del lavoro organizzato nelle corporazioni. Accanto a tale massa sterminata di fonti manoscritte ce n'è un'altra, ormai a stampa da quando il compianto collega Amelio Tagliaferri decise di pubblicare le relazioni stese dai rettori al termine del loro mandato. Un'opera notissima, oggetto di consultazione quotidiana da parti di quanti siano impegnati a studiare l'età veneziana, che si impreziosisce per i volumi relativi al veronese delle introduzioni rispettivamente di Giorgio Borelli per Verona, di Gino Barbieri per Legnago e di Giovanni Zalin per Peschiera e Salò . Le relazioni rinvenute e pubblicate da Amelio Tagliaferri per Verona settecentesca non sono molte. Io ho avuto la ventura di scovare più d'una delle relazioni sfuggite a Tagliaferri.File | Dimensione | Formato | |
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