il saggio prende spunto dalle morti perinatali nel contesto italiano: morti che, in un’epoca che pospone l’età media in cui sopraggiunge il decesso e che ha ridotto drasticamente la mortalità infantile, appaiono ancora più «scandalose» (Memmi, 2011). La perdita dell’orizzonte di senso, la problematica destinazione dei corpi in spazi cimiteriali specifci, le difficoltà nell’elaborare il lutto fanno di queste morti indicibili un fardello spesso insostenibile per le madri e i padri. Il saggio procede a esaminare pratiche e rituali legati alla morte presso i Kanak della Nuova Caledonia per poi tornare alla situazione di partenza. La società kanak dell’isola di Lifou affronta anche oggi il lutto supportando le/i dolenti con credenze, ritualità, pratiche ampiamente condivise che ruotano attorno alla nozione di u, lo «spirito», e al suo viaggio verso ilmondo dei morti (con possibile ritorno). Ne emerge che la morte non è vissuta in isolamento ma condivisa e che qualsiasi proposta di nuova pratica rituale per alleviare la perdita e iniziare a elaborare il lutto non può essere pensata isolatamente ma va contestualizzata.
Di fronte alla morte. Spunti da una ricerca di campo (Lifou, Nuova Caledonia)
PAINI, Anna Maria
2015-01-01
Abstract
il saggio prende spunto dalle morti perinatali nel contesto italiano: morti che, in un’epoca che pospone l’età media in cui sopraggiunge il decesso e che ha ridotto drasticamente la mortalità infantile, appaiono ancora più «scandalose» (Memmi, 2011). La perdita dell’orizzonte di senso, la problematica destinazione dei corpi in spazi cimiteriali specifci, le difficoltà nell’elaborare il lutto fanno di queste morti indicibili un fardello spesso insostenibile per le madri e i padri. Il saggio procede a esaminare pratiche e rituali legati alla morte presso i Kanak della Nuova Caledonia per poi tornare alla situazione di partenza. La società kanak dell’isola di Lifou affronta anche oggi il lutto supportando le/i dolenti con credenze, ritualità, pratiche ampiamente condivise che ruotano attorno alla nozione di u, lo «spirito», e al suo viaggio verso ilmondo dei morti (con possibile ritorno). Ne emerge che la morte non è vissuta in isolamento ma condivisa e che qualsiasi proposta di nuova pratica rituale per alleviare la perdita e iniziare a elaborare il lutto non può essere pensata isolatamente ma va contestualizzata.File | Dimensione | Formato | |
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La famiglia di fronte alla morte estr..pdf
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Descrizione: Il saggio prende spunto dalle morti prenitali nel contesto italiano per poi esaminare pratiche e rituali legati alla morte nella società kanak di Lifou, Nuova Caledonia.
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