Si presenta una ricostruzione ("Renaissance d'une bibliothèque") dei libri e dei manoscritti italiani e francesi danneggiati dall'incendio che ha colpito la Biblioteca universitaria di Torino nella notte tra il 25 e il 26 gennaio 1904. L'attenzione si concentra sulla biblioteca dei duchi di Savoia, quasi completamente bruciata, di cui si procede a un inventario dei libri scomparsi e/o sopravvissuti secondo i seguenti criteri: - opere trascritte e/o pubblicate prima del 1904; - danneggiate dall'incendio ma ancora leggibili e perciò trascritte da Bernardino Peyron (testi di Du Bellay, Ronsard, Alphonse Delbene...). Lo studio conferma un intenso passaggio di libri tra la Francia e l'Italia grazie alla politica dei matrimoni come all'interesse di bibliofili, di duchesse e principesse francesi a Torino: Margherita di Francia, Emanuele Filiberto e Carlo Alberto ne risultano i principali protagonisti. Lo studio si concentra quindi su tre particolari lavori: la Città del vero di Bartolomeo del Bene, opera scritta per l'educazione del principe Carlo Emanuele, il cui testo risulta leggibile a partire dalla Terza Giornata, di cui si procede a un confronto col ms. italiano Codex ital. 161 conservato alla Bayerische Staats-bibliothek e con quello in latino della Biblioteca Reale (G.38.3); la Sphinge, di Valerio Saluzzo della Manta, opera anch'essa inquadrabile in un ambito allegorico; le Rime di Matteo Bandello, prova dell'amore di Margherita per la lingua e la cultura italiana. La ricerca si inserisce in un ampio progetto di studio sulle biblioteche come conferma anche la curatela del volume in cui il presente saggio è inserito.
‘Una notte d’inferno’ : autour de l’incendie de la Bibliothèque Nationale de Turin : livres détruits, livres rescapés
GORRIS, Rosanna
2015-01-01
Abstract
Si presenta una ricostruzione ("Renaissance d'une bibliothèque") dei libri e dei manoscritti italiani e francesi danneggiati dall'incendio che ha colpito la Biblioteca universitaria di Torino nella notte tra il 25 e il 26 gennaio 1904. L'attenzione si concentra sulla biblioteca dei duchi di Savoia, quasi completamente bruciata, di cui si procede a un inventario dei libri scomparsi e/o sopravvissuti secondo i seguenti criteri: - opere trascritte e/o pubblicate prima del 1904; - danneggiate dall'incendio ma ancora leggibili e perciò trascritte da Bernardino Peyron (testi di Du Bellay, Ronsard, Alphonse Delbene...). Lo studio conferma un intenso passaggio di libri tra la Francia e l'Italia grazie alla politica dei matrimoni come all'interesse di bibliofili, di duchesse e principesse francesi a Torino: Margherita di Francia, Emanuele Filiberto e Carlo Alberto ne risultano i principali protagonisti. Lo studio si concentra quindi su tre particolari lavori: la Città del vero di Bartolomeo del Bene, opera scritta per l'educazione del principe Carlo Emanuele, il cui testo risulta leggibile a partire dalla Terza Giornata, di cui si procede a un confronto col ms. italiano Codex ital. 161 conservato alla Bayerische Staats-bibliothek e con quello in latino della Biblioteca Reale (G.38.3); la Sphinge, di Valerio Saluzzo della Manta, opera anch'essa inquadrabile in un ambito allegorico; le Rime di Matteo Bandello, prova dell'amore di Margherita per la lingua e la cultura italiana. La ricerca si inserisce in un ampio progetto di studio sulle biblioteche come conferma anche la curatela del volume in cui il presente saggio è inserito.File | Dimensione | Formato | |
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