L'attuale contesto normativo italiano preposto alla disciplina del bilancio di esercizio sancisce l’esistenza di due modelli o sistemi contabili alternativi per la preparazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato: il modello nazionale redatto secondo i “principi del codice civile” e il modello internazionale redatto secondo i “principi IAS/IFRS”. Siffatta impostazione origina un dualismo tra i sistemi contabili introdotti dalla normativa nazionale e comunitaria sul bilancio delle imprese; si tratta peraltro di un dualismo di tipo antagonistico, in quanto i bilanci redatti da ciascun sistema, pur riferiti ad una medesima entità economica, evidenziano risultati reddituali e di patrimonio netto diversi, non confrontabili tra loro. L'osservazione di metodo formulata introduce il tema dello scritto riguardante la comprensione della diversa lettura che i due modelli di bilancio danno dei medesimi “fatti di gestione”. Ci sono molte vie per affrontare questo argomento: una può essere quella della comparazione analitica tra i due sistemi contabili volta a confrontare i postulati, i principi, i criteri e le regole con cui i due sistemi configurano le strutture di bilancio e valutano gli investimenti in corso al termine dei periodi contabili; un’altra strada, ben più faticosa, comporta l’analisi comparativa del reddito e del capitale di gestione che i due modelli di bilancio esprimono. C’è poi una via, che gli scriventi intendono seguire, che tende a ricongiungere gli aspetti tecnico-contabili e procedurali del bilancio alle grandezze economiche, finanziarie e patrimoniali che ogni bilancio esprime. E’ una via che potremmo definire “sintetica” (nel senso etimologico di “mettere insieme”) proposta e percorsa da Pellegrino Capaldo all’indomani della riforma della legislazione sul bilancio in attuazione della IV e VII Direttiva CEE . L’idea è quella di ripercorrere il processo logico-economico di formazione del reddito allo scopo di “elaborare possibili paradigmi per la sua determinazione e per la determinazione del connesso capitale.” Il passo successivo è poi quello di esaminare come le grandezze di bilancio, tipicamente reddito e capitale, sono recepite ed espresse nella legislazione sul bilancio. Per questa via diventa possibile disporre di una lettura della normativa in chiave tecnico-economica .
Le nozioni di reddito e capitale sottese al sistema contabile IAS/IFRS
TESSITORE, Antonio;CORBELLA, Silvano;LIONZO, Andrea
2014-01-01
Abstract
L'attuale contesto normativo italiano preposto alla disciplina del bilancio di esercizio sancisce l’esistenza di due modelli o sistemi contabili alternativi per la preparazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato: il modello nazionale redatto secondo i “principi del codice civile” e il modello internazionale redatto secondo i “principi IAS/IFRS”. Siffatta impostazione origina un dualismo tra i sistemi contabili introdotti dalla normativa nazionale e comunitaria sul bilancio delle imprese; si tratta peraltro di un dualismo di tipo antagonistico, in quanto i bilanci redatti da ciascun sistema, pur riferiti ad una medesima entità economica, evidenziano risultati reddituali e di patrimonio netto diversi, non confrontabili tra loro. L'osservazione di metodo formulata introduce il tema dello scritto riguardante la comprensione della diversa lettura che i due modelli di bilancio danno dei medesimi “fatti di gestione”. Ci sono molte vie per affrontare questo argomento: una può essere quella della comparazione analitica tra i due sistemi contabili volta a confrontare i postulati, i principi, i criteri e le regole con cui i due sistemi configurano le strutture di bilancio e valutano gli investimenti in corso al termine dei periodi contabili; un’altra strada, ben più faticosa, comporta l’analisi comparativa del reddito e del capitale di gestione che i due modelli di bilancio esprimono. C’è poi una via, che gli scriventi intendono seguire, che tende a ricongiungere gli aspetti tecnico-contabili e procedurali del bilancio alle grandezze economiche, finanziarie e patrimoniali che ogni bilancio esprime. E’ una via che potremmo definire “sintetica” (nel senso etimologico di “mettere insieme”) proposta e percorsa da Pellegrino Capaldo all’indomani della riforma della legislazione sul bilancio in attuazione della IV e VII Direttiva CEE . L’idea è quella di ripercorrere il processo logico-economico di formazione del reddito allo scopo di “elaborare possibili paradigmi per la sua determinazione e per la determinazione del connesso capitale.” Il passo successivo è poi quello di esaminare come le grandezze di bilancio, tipicamente reddito e capitale, sono recepite ed espresse nella legislazione sul bilancio. Per questa via diventa possibile disporre di una lettura della normativa in chiave tecnico-economica .I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.