Il saggio ripercorre le vicende dell'attenzione mostrata da alcuni grandi umanisti del Quattrocento per il Digesto, inteso come monumento della civiltà romana da riscoprire con metodo e cultura adeguati e rinnovati, soprattutto dal punto di vista (come Valla e Beroaldo) dell'apprezzamento e del recupero della lingua latina usata dagli antichi giureconsulti, ed anche per confrontare il testo della Littera Florentina (già LIttera Pisana) con quello della Vulgata Bononiensis e verificare le differenze (come fece Poliziano nell'estate del 1490), applicando le nozioni della filologia. Appare invece evidente come il contenuto giuridico del Digesto sia stato quasi del tutto trascurato dagli umanisti, che non possedevano conoscenze tecniche adeguate e non avevano intenzione di sostituirsi ai giuristi nella sua interpretazione.
Letture umanistiche del Digesto lungo il XV secolo. Da Valla a Poliziano
ROSSI, Giovanni
2014-01-01
Abstract
Il saggio ripercorre le vicende dell'attenzione mostrata da alcuni grandi umanisti del Quattrocento per il Digesto, inteso come monumento della civiltà romana da riscoprire con metodo e cultura adeguati e rinnovati, soprattutto dal punto di vista (come Valla e Beroaldo) dell'apprezzamento e del recupero della lingua latina usata dagli antichi giureconsulti, ed anche per confrontare il testo della Littera Florentina (già LIttera Pisana) con quello della Vulgata Bononiensis e verificare le differenze (come fece Poliziano nell'estate del 1490), applicando le nozioni della filologia. Appare invece evidente come il contenuto giuridico del Digesto sia stato quasi del tutto trascurato dagli umanisti, che non possedevano conoscenze tecniche adeguate e non avevano intenzione di sostituirsi ai giuristi nella sua interpretazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.