Giovanni Marsiglio Pio, esponente della più potente famiglia di Carpi,fu recluso in carcere per circa otto anni perché accusato, insieme ad altri suoi parenti, di aver congiurato contro Borso d’Este. In questo periodo ebbe modo non solo di registrare in una sorta di diario, fra l’altro, i doni ricevuti e le persone incontrate, ma anche di scrivere versi poi raccolti in un Canzoniere. Si intende qui valorizzare questi documenti e arricchire così il dossier delle testimonianze di religiosità carceraria tardomedievale, con un caso abbastanza particolare: quello di un prigioniero di alto lignaggio custodito in una prigione “speciale”, che comportava una dura restrizione di libertà, ma con modalità alquanto diverse rispetto a quelle delle carceri comunali delle città bassomedievali italiane.
Devozioni e sentimento religioso di un aristocratico in carcere. Giovanni Marsiglio Pio nel Castelvecchio di Ferrara (1469-1477)
F. Forner;VARANINI, Gian Maria
2013-01-01
Abstract
Giovanni Marsiglio Pio, esponente della più potente famiglia di Carpi,fu recluso in carcere per circa otto anni perché accusato, insieme ad altri suoi parenti, di aver congiurato contro Borso d’Este. In questo periodo ebbe modo non solo di registrare in una sorta di diario, fra l’altro, i doni ricevuti e le persone incontrate, ma anche di scrivere versi poi raccolti in un Canzoniere. Si intende qui valorizzare questi documenti e arricchire così il dossier delle testimonianze di religiosità carceraria tardomedievale, con un caso abbastanza particolare: quello di un prigioniero di alto lignaggio custodito in una prigione “speciale”, che comportava una dura restrizione di libertà, ma con modalità alquanto diverse rispetto a quelle delle carceri comunali delle città bassomedievali italiane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.