Dopo un primo, fallito tentativo nei primi giorni di dicembre del 1688, Giacomo II Stuart, ultimo sovrano cattolico a sedere sul trono d’Inghilterra, riuscì a fuggire da Londra, ormai controllata da Guglielmo d’Orange, nipote e genero del re e prossimo a cingerne la corona con il nome di Guglielmo III. L’incapacità, o meglio, la goffaggine politica che spesso aveva accompagnato le decisioni di Giacomo lo aveva indotto a ritenere che la sua assenza avrebbe causato un vuoto istituzionale e gettato il paese in uno stato di caos e ingovernabilità, risolvibile soltanto con il suo ritorno che, credeva, i sudditi stessi avrebbero invocato. Questo non avvenne mai, e il sovrano morì nell’esilio di St-Germain-en-Laye, presso Parigi, nel settembre del 1701.
"Writing 'over the water': l'esilio di Giacomo II Stuart"
CALVI, Lisanna
2013-01-01
Abstract
Dopo un primo, fallito tentativo nei primi giorni di dicembre del 1688, Giacomo II Stuart, ultimo sovrano cattolico a sedere sul trono d’Inghilterra, riuscì a fuggire da Londra, ormai controllata da Guglielmo d’Orange, nipote e genero del re e prossimo a cingerne la corona con il nome di Guglielmo III. L’incapacità, o meglio, la goffaggine politica che spesso aveva accompagnato le decisioni di Giacomo lo aveva indotto a ritenere che la sua assenza avrebbe causato un vuoto istituzionale e gettato il paese in uno stato di caos e ingovernabilità, risolvibile soltanto con il suo ritorno che, credeva, i sudditi stessi avrebbero invocato. Questo non avvenne mai, e il sovrano morì nell’esilio di St-Germain-en-Laye, presso Parigi, nel settembre del 1701.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.