La cronaca in ottave della guerra tra Ascoli Piceno e Fermo di Ioannangelo Ciccarello, fino ad oggi ignota e conservata manoscritta e autografa da un unico codice della Biblioteca dei Lincei di Roma, aggiunge ad un genere altamente formalizzato caratteri nuovi e originali, che denotano la buona cultura letteraria del suo autore, l'influenza di Boiardo e Ariosto e una non episodica frequentazione dantesca. Il commento e l'introduzione aiutano a contestualizzare dal punto di vista linguistico e letterario un prodotto di non eccelso valore poetico, ma di grande interesse culturale.

Asculano amore

Gallo, Valentina
2013-01-01

Abstract

La cronaca in ottave della guerra tra Ascoli Piceno e Fermo di Ioannangelo Ciccarello, fino ad oggi ignota e conservata manoscritta e autografa da un unico codice della Biblioteca dei Lincei di Roma, aggiunge ad un genere altamente formalizzato caratteri nuovi e originali, che denotano la buona cultura letteraria del suo autore, l'influenza di Boiardo e Ariosto e una non episodica frequentazione dantesca. Il commento e l'introduzione aiutano a contestualizzare dal punto di vista linguistico e letterario un prodotto di non eccelso valore poetico, ma di grande interesse culturale.
2013
Cronaca in ottava rima; Guerre d'Italia; letteratura italiana del Cinquecento
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/880189
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