Le tecnologie legate alla digitalizzazione stanno ridisegnando i confini delle scienze umanistiche, aprendo nuovi campi di indagine e consentendo di investigare grandi quantità di dati in una nuova prospettiva solo immaginabile una decina di anni fa. Questa, che oramai è una realtà più che una tendenza, passa in ambiente anglo-americano con l’etichetta di “culturomics”, ultimo cavallo di battaglia di Google. I nuovi luoghi della memoria collettiva, apertisi con internet, web 2.0, cluods, etc., hanno investito il sapere umanistico con la seria e concreta possibilità di riattualizzare gli orizzonti epistemologici di antiche discipline: lessicografia e grammatica, per esempio, traggono nuove suggestioni dalla possibilità di indagare corpora testuali elettronici messi a disposizione dei ricercatori e della comunità scientifica. Ma come e chi sta guidando questa nuova strategia di conservazione e analisi del patrimonio culturale e umanistico collettivo? L’intervento si propone di analizzare quanto è avvenuto e sta avvenendo in Italia, presso le comunità scientifiche e gruppi di lavoro accreditati che abbiano intrapreso e fatto proprie queste nuove strategie di analisi a fronte di un improrogabile necessità di allineamento agli standard europei e internazionali.
Titolo: | Memoria di massa. Problemi e prospettive per un'informatica umanistica |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2014 |
Abstract: | Le tecnologie legate alla digitalizzazione stanno ridisegnando i confini delle scienze umanistiche, aprendo nuovi campi di indagine e consentendo di investigare grandi quantità di dati in una nuova prospettiva solo immaginabile una decina di anni fa. Questa, che oramai è una realtà più che una tendenza, passa in ambiente anglo-americano con l’etichetta di “culturomics”, ultimo cavallo di battaglia di Google. I nuovi luoghi della memoria collettiva, apertisi con internet, web 2.0, cluods, etc., hanno investito il sapere umanistico con la seria e concreta possibilità di riattualizzare gli orizzonti epistemologici di antiche discipline: lessicografia e grammatica, per esempio, traggono nuove suggestioni dalla possibilità di indagare corpora testuali elettronici messi a disposizione dei ricercatori e della comunità scientifica. Ma come e chi sta guidando questa nuova strategia di conservazione e analisi del patrimonio culturale e umanistico collettivo? L’intervento si propone di analizzare quanto è avvenuto e sta avvenendo in Italia, presso le comunità scientifiche e gruppi di lavoro accreditati che abbiano intrapreso e fatto proprie queste nuove strategie di analisi a fronte di un improrogabile necessità di allineamento agli standard europei e internazionali. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11562/873887 |
Appare nelle tipologie: | 02.01 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |