Ogni bambino e bambina entra a scuola con una propria lingua materna che veicola modelli familiari, affettivi, di cura, educativi e di apprendimento. Sono modelli relazionali che permettono di stare nel mondo e imparare da esso: una molteplicità che non è possibile quantificare in termini addizionali ma necessita di una prospettiva complementare.Finoadoggisiètradottainpercentualilapresenzadeibambinivenutidalontano, ma questi numeri non hanno saputo dare conto di quel concetto di infinito, che trascende le quantità e che è sostanziale di ogni individuo. I bambini non possono essere letti nella misura di uno più uno uguale a due, perché il due annulla le particolarità diciascunoelitrasformainqualcosachenonlirappresentapiù
Uno più uno non fa due
CIMA, Rosanna;
2014-01-01
Abstract
Ogni bambino e bambina entra a scuola con una propria lingua materna che veicola modelli familiari, affettivi, di cura, educativi e di apprendimento. Sono modelli relazionali che permettono di stare nel mondo e imparare da esso: una molteplicità che non è possibile quantificare in termini addizionali ma necessita di una prospettiva complementare.Finoadoggisiètradottainpercentualilapresenzadeibambinivenutidalontano, ma questi numeri non hanno saputo dare conto di quel concetto di infinito, che trascende le quantità e che è sostanziale di ogni individuo. I bambini non possono essere letti nella misura di uno più uno uguale a due, perché il due annulla le particolarità diciascunoelitrasformainqualcosachenonlirappresentapiùFile | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
2014_uno_piu_uno_non_fa_2.pdf
non disponibili
Descrizione: saggio in volume
Tipologia:
Versione dell'editore
Licenza:
Accesso ristretto
Dimensione
4.38 MB
Formato
Adobe PDF
|
4.38 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Richiedi una copia |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.