Generare e lasciar partire. Aspetti antropologici

In senso generale, generare significa dare vita a qualcuno o a qualcosa che prima non esisteva, ed è riferito a uomini, animali e piante. Generare è dunque dare inizio ad una nuova realtà, che passa dallo stato di “non essere” a quello di “essere”. Il verbo “partire”, per parte sua, ha un duplice significato: da una parte indica l’azione dell’andare via, del mettersi in viaggio, dell’allontanarsi da qualcosa o da qualcuno per tendere verso una meta. Dall’altro, indica l’azione del dividere, del fare le parti, quindi indica l’atto del separare ciò che prima era unito. Se a prima vista i due atti, del generare e del lasciar partire, sembrano del tutto distinti, in realtà esiste un legame profondo e inscindibile tra l'atto del "generare" e la decisione di non trattenere e di "lasciar andare". Il testo presenta una riflessione tesa a mostrare il dinamismo e insieme il significato che è intrinseco al legame tra generare e lasciar partire, evidenziandone la profonda natura esistenziale, di cui l'adulto non può non fare esperienza e trarne insegnamento.