Il contributo indaga sulla presenza dei pittori veneziani della fase post-tridentina a Bergamo e nel suo territorio, con estensione al bresciano. Il catalogo dei protagonisti delle Sette maniere in certa guisa consimili selezionati da Boschini (1674) e di molti altri comprimari è sottoposto a revisione nella dinamica cronologica e attraverso un notevole incremento di opere di nuova attribuzione. Altrettanto è proposto per i dipinti veneti di questa stagione fra Cinque e Seicento presenti nelle raccolte dell’Accademia Carrara di Bergamo. Particolare evidenza ha l’identificazione della personalità di Pase Pace, pittore poco noto che fu partecipe della bottega di Paolo Veronese e dei suoi eredi. Egli coltivò in particolare la committenza che gli proveniva dalle chiese del Bergamasco e Bresciano, pertanto costituisce per la prima volta un caso significativo dei rapporti di “mercato artistico” fra centro e periferia nel contesto del rinnovamento artistico in età post-tridentina.

Giovanni Battista Cima da Conegliano, pp. 96-98, 98-100, 100-102; Antonio Solario detto lo Zingaro, 103-106; Andrea Previtali, pp. 106-108; Galeazzo Milanese, pp. 109-111; Francesco Pagani da Figino detto Francesco da Milano, pp. 112-113, 114-115, 116-117, 118-123, 184-187, 188-190, 203-205, 206-207; Martin Schongauer - Albrecht Dürer, pp. 124-131; Antonio Giovanni de’ Sacchis detto il Pordenone, pp. 132-133, 134-136, pp. 138-140, 172-173; Antonio Giovanni de’ Sacchis detto il Pordenone - Desiderio da Feltre o Giacomo Colet, pp. 136-138; Jacopo Negretti detto Palma il Vecchio, pp. 141-143; Domenico Capriolo, pp. 144-145, 146-148, 208-210; Sebastiano Florigerio, pp. 148-150, 150-152; Marco Basaiti, pp. 153-155; Giovanni da Asola - Bernardino da Asola, pp. 155-157; Paris Bordon, pp. 158-160; Francesco Beccaruzzi, pp. 161-162, 162-164, 164-166, 170-171, 194-196, 196-198, 198-200, 210-212; Ludovico Fiumicelli, pp. 166-168, 168-169; Antonio Giovanni de’ Sacchis detto il Pordenone - Pomponio Amalteo, pp. 174-175, 176-177; Pomponio Amalteo, pp. 178-179; Girolamo Dente (Denti) detto Girolamo di Tiziano, pp. 180-182; Tiziano Vecellio, pp. 182-184, 213-215; Francesco Perucolo e altri frescanti, pp. 190-193; Giampietro Silvio, pp. 200-202.

FOSSALUZZA, Giorgio
2014-01-01

Abstract

Il contributo indaga sulla presenza dei pittori veneziani della fase post-tridentina a Bergamo e nel suo territorio, con estensione al bresciano. Il catalogo dei protagonisti delle Sette maniere in certa guisa consimili selezionati da Boschini (1674) e di molti altri comprimari è sottoposto a revisione nella dinamica cronologica e attraverso un notevole incremento di opere di nuova attribuzione. Altrettanto è proposto per i dipinti veneti di questa stagione fra Cinque e Seicento presenti nelle raccolte dell’Accademia Carrara di Bergamo. Particolare evidenza ha l’identificazione della personalità di Pase Pace, pittore poco noto che fu partecipe della bottega di Paolo Veronese e dei suoi eredi. Egli coltivò in particolare la committenza che gli proveniva dalle chiese del Bergamasco e Bresciano, pertanto costituisce per la prima volta un caso significativo dei rapporti di “mercato artistico” fra centro e periferia nel contesto del rinnovamento artistico in età post-tridentina.
2014
9788831717861
pittura veneta Cinquecento; Giovanni Battista Cima da Conegliano; Conegliano; Ceneda; Serravalle
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