Irène Némirovsky scrisse Les Chiens et les Loups [I Cani e i Lupi] nel 1939, nello stesso periodo in cui scelse di convertirsi al cattolicesimo. Si tratta, tuttavia, del romanzo in cui l’autrice riflette con maggiore lucidità sull’identità ebraica: i personaggi ebrei in Les Chiens et les Loups sono segnati dall’impossibilità di cancellare una memoria collettiva caratterizzata dalla sofferenza e Irène Némirovsky stessa ha vissuto le contraddizioni derivanti da questo destino comune a un intero popolo. Si intende osservare, pertanto, come il conflitto biografico dell’autrice, tra volontà di assimilazione nella società francese e impossibilità di dimenticare e far dimenticare le proprie origini, si rifletta nel sistema dei personaggi, caratterizzato da innumerevoli coppie di opposti, in un fitto gioco di corrispondenze testuali e riferimenti extratestuali. Si vuole inoltre studiare il meccanismo di memoria involontaria in conseguenza del quale il personaggio dell’ebreo assimilato Harry riscopre non solo i luoghi, i sapori e gli odori della propria infanzia, ma anche un passato collettivo, con radici ben più profonde.

Memoria e judéité in Les Chiens et les Loups di Irène Némirovsky

Quaglia, Elena
2014-01-01

Abstract

Irène Némirovsky scrisse Les Chiens et les Loups [I Cani e i Lupi] nel 1939, nello stesso periodo in cui scelse di convertirsi al cattolicesimo. Si tratta, tuttavia, del romanzo in cui l’autrice riflette con maggiore lucidità sull’identità ebraica: i personaggi ebrei in Les Chiens et les Loups sono segnati dall’impossibilità di cancellare una memoria collettiva caratterizzata dalla sofferenza e Irène Némirovsky stessa ha vissuto le contraddizioni derivanti da questo destino comune a un intero popolo. Si intende osservare, pertanto, come il conflitto biografico dell’autrice, tra volontà di assimilazione nella società francese e impossibilità di dimenticare e far dimenticare le proprie origini, si rifletta nel sistema dei personaggi, caratterizzato da innumerevoli coppie di opposti, in un fitto gioco di corrispondenze testuali e riferimenti extratestuali. Si vuole inoltre studiare il meccanismo di memoria involontaria in conseguenza del quale il personaggio dell’ebreo assimilato Harry riscopre non solo i luoghi, i sapori e gli odori della propria infanzia, ma anche un passato collettivo, con radici ben più profonde.
2014
memoria; identità ebraica; Irène Némirosky
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/755763
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