L'autore propone un confronto tra dignità dell'essere umano e dignità della ricerca scientifica. Il passaggio per la “porta stretta” della scienza, come scriveva Kant, consente all'essere umano di misurarsi con l'infinito: un percorso che prende spunto dalle pagine conclusive della "Critica della Ragion Pratica" per proporre la ricerca di se stessi attraverso la ricerca nel cosmo, così come avviene nella poesia "If Only We Had Taller Been" del 1971 di Ray Bradbury che viene qui interpretata.
Misurarsi con l'infinito: da Kant a Ray Bradbury
ERLE, Giorgio
2013-01-01
Abstract
L'autore propone un confronto tra dignità dell'essere umano e dignità della ricerca scientifica. Il passaggio per la “porta stretta” della scienza, come scriveva Kant, consente all'essere umano di misurarsi con l'infinito: un percorso che prende spunto dalle pagine conclusive della "Critica della Ragion Pratica" per proporre la ricerca di se stessi attraverso la ricerca nel cosmo, così come avviene nella poesia "If Only We Had Taller Been" del 1971 di Ray Bradbury che viene qui interpretata.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.