Tema della presente ricerca è lo studio delle modalità di utilizzo territoriale da parte delle donne senegalesi immigrate nelle province di Bergamo e Verona. Lo scopo è comprendere come la donna senegalese occupi lo spazio di arrivo, lo rielabori e moduli i propri ruoli in relazione alle nuove dinamiche territoriali, familiari e sociali che si presentano nel contesto migratorio. L’approccio utilizzato è bifocale e punta l’attenzione ai territori di immigrazione e di partenza. Tramite interviste semistrutturate sono stati analizzati vari gruppi di donne senegalesi: le migranti a Bergamo e Verona, le residenti in Senegal legate da un rapporto parentale o amicale con le migranti, le reinserite ovvero coloro che a conclusione del progetto migratorio sono tornate in Senegal per aprire un’attività avvalendosi della collaborazione di una associazione femminile. Dopo aver delineato un quadro teorico di riferimento si presentano i risultati dell’indagine sul campo. La donna senegalese inserita nelle province di Bergamo e Verona arriva soprattutto per ricongiungimento familiare, incontra difficoltà linguistiche, è spesso isolata anche a causa dell’assenza nel contesto migratorio di una rete di solidarietà femminile tradizionalmente presente in patria. L’eventuale ricerca di lavoro non è solo una fonte di reddito aggiuntivo al bilancio familiare ma anche un elemento di emancipazione. Dato che l’associazionismo femminile in Senegal è un importante luogo di espressione dei propri bisogni e di soluzione di alcune necessità, le migranti cercano di ricreare, adattandole al contesto, quelle reti associative così vivaci ed efficaci in patria. I contatti con il territorio di immigrazione modificano gli spazi e i ruoli delle migranti, a volte mandando in crisi modelli di vita tradizionali, a volte creando occasioni di emancipazione e consapevolezza per la donna stessa e per la rete di contatti amicali, affettivi e sociali a lei legata.

The topic of this research is the study of territorial usages by Senegalese women settled in the provinces of Bergamo and Verona. The global aim is to understand how the female Senegalese occupies the space of arrival, elaborates it, and modulates her role in relation to the new territory, family and social dynamics that arise in the context of migration. The approach used is bifocal and is oriented on both the territories of immigration (Bergamo and Verona) and the point of departure. Various types of Senegalese women were analyzed through semi-structured interviews: the Bergamo and Verona migrants; the residents in Senegal linked by parental relationship or friendship to the immigrants; the returnees, women who at the conclusion of the Italian migration project go back to Senegal to open an entrepreneurship activity in collaboration with women’s associations. After having drawn up a theoretical framework the analyzed results of the fieldwork have been presented. The Senegalese woman in the provinces of Bergamo and Verona emigrates above all for family reunification, encounters language difficulties, and often remains at home partly because of the lack of the association network of solidarity for women. Having a job represents a source of additional income to the family budget but is also an element of emancipation. Considering that the women’s associations in Senegal are an important tool for expression of the needs and potentialities, the migrants try to recreate them in Italy, by adapting them to the context. Contacts with the territory of immigration have determined a revising by the Senegalese women of their spaces and roles sometimes creating problems in everyday life and in traditional family. These revisited roles, at times, have been elaborated and shaped to the new reality, becoming opportunities for empowerment and awareness for women.

Góor baax na, jigéen baax na. Donne senegalesi tra Senegal e Italia. Migrazioni tra sopi e tradizione

MANDELLI, Elena
2014-01-01

Abstract

The topic of this research is the study of territorial usages by Senegalese women settled in the provinces of Bergamo and Verona. The global aim is to understand how the female Senegalese occupies the space of arrival, elaborates it, and modulates her role in relation to the new territory, family and social dynamics that arise in the context of migration. The approach used is bifocal and is oriented on both the territories of immigration (Bergamo and Verona) and the point of departure. Various types of Senegalese women were analyzed through semi-structured interviews: the Bergamo and Verona migrants; the residents in Senegal linked by parental relationship or friendship to the immigrants; the returnees, women who at the conclusion of the Italian migration project go back to Senegal to open an entrepreneurship activity in collaboration with women’s associations. After having drawn up a theoretical framework the analyzed results of the fieldwork have been presented. The Senegalese woman in the provinces of Bergamo and Verona emigrates above all for family reunification, encounters language difficulties, and often remains at home partly because of the lack of the association network of solidarity for women. Having a job represents a source of additional income to the family budget but is also an element of emancipation. Considering that the women’s associations in Senegal are an important tool for expression of the needs and potentialities, the migrants try to recreate them in Italy, by adapting them to the context. Contacts with the territory of immigration have determined a revising by the Senegalese women of their spaces and roles sometimes creating problems in everyday life and in traditional family. These revisited roles, at times, have been elaborated and shaped to the new reality, becoming opportunities for empowerment and awareness for women.
2014
donne senegalesi; migrazione; associazionismo femminile
Tema della presente ricerca è lo studio delle modalità di utilizzo territoriale da parte delle donne senegalesi immigrate nelle province di Bergamo e Verona. Lo scopo è comprendere come la donna senegalese occupi lo spazio di arrivo, lo rielabori e moduli i propri ruoli in relazione alle nuove dinamiche territoriali, familiari e sociali che si presentano nel contesto migratorio. L’approccio utilizzato è bifocale e punta l’attenzione ai territori di immigrazione e di partenza. Tramite interviste semistrutturate sono stati analizzati vari gruppi di donne senegalesi: le migranti a Bergamo e Verona, le residenti in Senegal legate da un rapporto parentale o amicale con le migranti, le reinserite ovvero coloro che a conclusione del progetto migratorio sono tornate in Senegal per aprire un’attività avvalendosi della collaborazione di una associazione femminile. Dopo aver delineato un quadro teorico di riferimento si presentano i risultati dell’indagine sul campo. La donna senegalese inserita nelle province di Bergamo e Verona arriva soprattutto per ricongiungimento familiare, incontra difficoltà linguistiche, è spesso isolata anche a causa dell’assenza nel contesto migratorio di una rete di solidarietà femminile tradizionalmente presente in patria. L’eventuale ricerca di lavoro non è solo una fonte di reddito aggiuntivo al bilancio familiare ma anche un elemento di emancipazione. Dato che l’associazionismo femminile in Senegal è un importante luogo di espressione dei propri bisogni e di soluzione di alcune necessità, le migranti cercano di ricreare, adattandole al contesto, quelle reti associative così vivaci ed efficaci in patria. I contatti con il territorio di immigrazione modificano gli spazi e i ruoli delle migranti, a volte mandando in crisi modelli di vita tradizionali, a volte creando occasioni di emancipazione e consapevolezza per la donna stessa e per la rete di contatti amicali, affettivi e sociali a lei legata.
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