L'evoluzione dell'ordinamento militare in senso democratico costituisce il frutto di un processo di elaborazione che ha avuto inizio con l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana nel 1948. Prima dell’entrata in vigore della Carta costituzionale, nel regime statutario, l’organizzazione militare era soggetta, in larga misura, a prescrizioni interne ed era sottratta per molti versi al principio di legalità. La Costituzione ha affermato, invece, un nucleo di principi indisponibili in relazione all’impiego delle Forze armate nella funzione di difesa della Nazione: il ricorso alla guerra, l’attività della sicurezza nazionale e della difesa divengono oggetto di disciplina all'interno dei principi fondamentali della Carta costituzionale. Questi principi ispirano un cambiamento radicale nella concezione dell’uso dello strumento militare, mutando così il quadro giuridico fondamentale di riferimento e conferendo all’impiego delle Forze armate una legittimazione diversa rispetto al passato. L'evoluzione dell'ordinamento militare italiano si realizza, in particolare, nel solco del principio di legalità e attraverso l'applicazione della riserva di legge a tutti i settori di attività delle Forze armate. Questo processo, che porta l'ordinamento militare a trasformarsi sotto la spinta dei principi democratici, riguarda un nuovo modo di concepire e di disciplinare lo status del militare, riguarda il modo in cui le Forze armate sono organizzate e operano, ma riguarda anche un diverso rapporto fra Forze armate e società civile e un più stretto legame fra tutela del'interesse nazionale e ruolo dello strumento di difesa. Sotto il profilo dei contenuti della disciplina, si può rilevare che la progressiva «appropriazione» dei principi costituzionali abbia caratterizzato pressoché tutti gli ambiti in cui rileva l'attività delle Forze armate. Questo processo si può osservare innanzitutto sotto il profilo del pieno inserimento dei militari nella categoria dei cittadini pleno iure e quindi sotto l’aspetto dei diritti e delle facoltà che trovano una diretta protezione costituzionale. Ma può essere osservata anche sotto il profilo delle modalità di organizzazione e di azione, che attraverso gli istituti della rappresentanza militare e una spiccata modernizzazione della struttura militare, coniuga i tradizionali aspetti di gerarchia e prontezza di impiego, ad un pieno riconoscimento e ad una piena valorizzazione della persona all’interno di essa. L’abolizione della leva obbligatoria, l’apertura al mondo femminile, la disciplina dei diritti e dei doveri del personale militare, rappresentano alcune delle tappe fondamentali di questo processo di progressiva democratizzazione dello strumento militare. La trattazione presenta notevoli spunti d’interesse legati all’auspicata riforma, in chiave europea, di tale peculiare e delicato settore dell’organizzazione statuale.

The evolution of the Italian military law system in a democratic sense is the result of a drafting process that began with the entry into force of the Republic constitution in 1948. Before the entry into force of the Constitution, in the statutory regime, the military organization was subject to a large extent, to internal regulations and evaded in many ways to the principle of legality. The Constitution instead, a core of principles unavailable in relation to the use of the armed forces in the function of defense of the Nation: the recourse to war, the activities of national security and of the defense become the subject of discipline within the principles fundamentals of the Constitution. These principles inspire a radical change in the conception of the use of the military instrument, changing so the basic legal framework of reference and giving legimation to the use of the Armed forces different from the past. The evolution of the Italian military regulations is achieved, in particular, in the wake of the principle of legality and through the application of the saving clause in all areas of activity of the Armed forces. This process, which leads the military order to turn under the pressure of democratic principles, involves a new way of thinking and to regulate the status of the military, concerns the way in which the Armed forces are organized and operate, but also relates to a different relationship between the armed forces and civil society, and a closer link between national interest protection and role of the defense instrument. In terms of the content of the discipline, it may be noted that the progressive “ownership” of the constitutional principles has characterized almost all areas the activity of the Armed forces. This process can be seen first of all in terms of full involvement of the military in the pleno jure citizen’s category and therefore under the appearance of the rights and powers that find a direct constitutional protection. But it can also be observed in terms of the mode of organization and action, which through the of military representation institutions and a strong modernization of the military structure, combines the traditional aspects of hierarchy and quickness to use, with a full recognition and full development of the individual within it. The abolition of conscription, the opening to the world of women, the framework of rights and duties of military personnel, represent some of the milestones of this process of gradual democratization of the military organization. The discussion has, therefore, considerable points of interest related to hopeful reform in key european of this peculiar and delicate sector of the government organization.

IL SOGGETTO PRIVATO NELL'ORDINAMENTO MILITARE

FARA, Vittorio
2014-01-01

Abstract

The evolution of the Italian military law system in a democratic sense is the result of a drafting process that began with the entry into force of the Republic constitution in 1948. Before the entry into force of the Constitution, in the statutory regime, the military organization was subject to a large extent, to internal regulations and evaded in many ways to the principle of legality. The Constitution instead, a core of principles unavailable in relation to the use of the armed forces in the function of defense of the Nation: the recourse to war, the activities of national security and of the defense become the subject of discipline within the principles fundamentals of the Constitution. These principles inspire a radical change in the conception of the use of the military instrument, changing so the basic legal framework of reference and giving legimation to the use of the Armed forces different from the past. The evolution of the Italian military regulations is achieved, in particular, in the wake of the principle of legality and through the application of the saving clause in all areas of activity of the Armed forces. This process, which leads the military order to turn under the pressure of democratic principles, involves a new way of thinking and to regulate the status of the military, concerns the way in which the Armed forces are organized and operate, but also relates to a different relationship between the armed forces and civil society, and a closer link between national interest protection and role of the defense instrument. In terms of the content of the discipline, it may be noted that the progressive “ownership” of the constitutional principles has characterized almost all areas the activity of the Armed forces. This process can be seen first of all in terms of full involvement of the military in the pleno jure citizen’s category and therefore under the appearance of the rights and powers that find a direct constitutional protection. But it can also be observed in terms of the mode of organization and action, which through the of military representation institutions and a strong modernization of the military structure, combines the traditional aspects of hierarchy and quickness to use, with a full recognition and full development of the individual within it. The abolition of conscription, the opening to the world of women, the framework of rights and duties of military personnel, represent some of the milestones of this process of gradual democratization of the military organization. The discussion has, therefore, considerable points of interest related to hopeful reform in key european of this peculiar and delicate sector of the government organization.
2014
Comando delle Forze Armate; Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea; Ordinamento giuridico
L'evoluzione dell'ordinamento militare in senso democratico costituisce il frutto di un processo di elaborazione che ha avuto inizio con l’entrata in vigore della Costituzione repubblicana nel 1948. Prima dell’entrata in vigore della Carta costituzionale, nel regime statutario, l’organizzazione militare era soggetta, in larga misura, a prescrizioni interne ed era sottratta per molti versi al principio di legalità. La Costituzione ha affermato, invece, un nucleo di principi indisponibili in relazione all’impiego delle Forze armate nella funzione di difesa della Nazione: il ricorso alla guerra, l’attività della sicurezza nazionale e della difesa divengono oggetto di disciplina all'interno dei principi fondamentali della Carta costituzionale. Questi principi ispirano un cambiamento radicale nella concezione dell’uso dello strumento militare, mutando così il quadro giuridico fondamentale di riferimento e conferendo all’impiego delle Forze armate una legittimazione diversa rispetto al passato. L'evoluzione dell'ordinamento militare italiano si realizza, in particolare, nel solco del principio di legalità e attraverso l'applicazione della riserva di legge a tutti i settori di attività delle Forze armate. Questo processo, che porta l'ordinamento militare a trasformarsi sotto la spinta dei principi democratici, riguarda un nuovo modo di concepire e di disciplinare lo status del militare, riguarda il modo in cui le Forze armate sono organizzate e operano, ma riguarda anche un diverso rapporto fra Forze armate e società civile e un più stretto legame fra tutela del'interesse nazionale e ruolo dello strumento di difesa. Sotto il profilo dei contenuti della disciplina, si può rilevare che la progressiva «appropriazione» dei principi costituzionali abbia caratterizzato pressoché tutti gli ambiti in cui rileva l'attività delle Forze armate. Questo processo si può osservare innanzitutto sotto il profilo del pieno inserimento dei militari nella categoria dei cittadini pleno iure e quindi sotto l’aspetto dei diritti e delle facoltà che trovano una diretta protezione costituzionale. Ma può essere osservata anche sotto il profilo delle modalità di organizzazione e di azione, che attraverso gli istituti della rappresentanza militare e una spiccata modernizzazione della struttura militare, coniuga i tradizionali aspetti di gerarchia e prontezza di impiego, ad un pieno riconoscimento e ad una piena valorizzazione della persona all’interno di essa. L’abolizione della leva obbligatoria, l’apertura al mondo femminile, la disciplina dei diritti e dei doveri del personale militare, rappresentano alcune delle tappe fondamentali di questo processo di progressiva democratizzazione dello strumento militare. La trattazione presenta notevoli spunti d’interesse legati all’auspicata riforma, in chiave europea, di tale peculiare e delicato settore dell’organizzazione statuale.
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