Il termine “cultura” porta in sé la traccia della radice indoeuropea kwel– (circolare, girare) e del suffisso –ur (origine); l’etimologia ci permette di interpretare questa parola in due direzioni: da una parte la cultura è la continua e necessaria trasmissione e interazione di esperienze e conoscenze diverse, dall’altra rappresenta in senso positivistico la memoria collettiva che accomuna l’umanità. Il limite tra culture diverse può rappresentare un arricchimento o può sfociare in uno scontro aperto. Attraverso l’esempio proposto dal romanzo Paisajes después de la batalla (1982) di Juan Goytisolo, verranno analizzati i meccanismi linguistici e le strutture retoriche che sottostanno alla sperimentazione narrativa sempre al limite di un autore la cui stessa vicenda biografica riflette un’esperienza in limine (l’esilio). Soglia e frontiera: due interpretazioni del concetto di limite, che comprendono tanto la sfera privata quanto quella pubblica, il dentro e il fuori, l’accoglienza e il rifiuto. La lingua letteraria di Goytisolo si presta allo studio dei procedimenti comunicativi che intervengono nei processi di meticciato culturale, in cui le frontiere geografiche finiscono per simbolizzare quella soglia che potrebbe far entrare l’altro oppure escluderlo definitivamente.
Processi comunicativi in "Paisajes después de la batalla" (1982) di Juan Goytisolo
BELLOMI, Paola
2013-01-01
Abstract
Il termine “cultura” porta in sé la traccia della radice indoeuropea kwel– (circolare, girare) e del suffisso –ur (origine); l’etimologia ci permette di interpretare questa parola in due direzioni: da una parte la cultura è la continua e necessaria trasmissione e interazione di esperienze e conoscenze diverse, dall’altra rappresenta in senso positivistico la memoria collettiva che accomuna l’umanità. Il limite tra culture diverse può rappresentare un arricchimento o può sfociare in uno scontro aperto. Attraverso l’esempio proposto dal romanzo Paisajes después de la batalla (1982) di Juan Goytisolo, verranno analizzati i meccanismi linguistici e le strutture retoriche che sottostanno alla sperimentazione narrativa sempre al limite di un autore la cui stessa vicenda biografica riflette un’esperienza in limine (l’esilio). Soglia e frontiera: due interpretazioni del concetto di limite, che comprendono tanto la sfera privata quanto quella pubblica, il dentro e il fuori, l’accoglienza e il rifiuto. La lingua letteraria di Goytisolo si presta allo studio dei procedimenti comunicativi che intervengono nei processi di meticciato culturale, in cui le frontiere geografiche finiscono per simbolizzare quella soglia che potrebbe far entrare l’altro oppure escluderlo definitivamente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.