Il tema della trasparenza dell’informativa economico-finanziaria d’azienda – che trova il suo fulcro nell’attendibilità del bilancio di esercizio – è di estrema attualità e di forte coinvolgimento. Ciò in quanto la trasparenza informativa (in primis quella di bilancio) è nel contempo: i) fattore di responsabilizzazione del vertice aziendale che, in aderenza al principio dell’accountability, deve “render conto” dell’attendibilità delle informazioni trasmesse [Coda 1998]; ii) agente propulsivo per improntare a “correttezza” e “fiducia” le relazioni economiche con gli stakeholders che, sulla base di una disclosure attendibile, plasmano ed esprimono i loro contributi e le loro aspettative [Coda, Frattini, 1983]. Nondimeno, pur a fronte della rilevanza del tema, in dottrina e nella prassi non vi è una posizione generalmente condivisa, se non a livello generale, in merito al significato da attribuire alla nozione di attendibilità del bilancio di esercizio: non appena l’analisi si spinge in profondità, emergono molteplici posizioni differenziate, spesso riconducibili alla diversa prospettiva d’indagine accolta a riferimento. Nel quadro delineato, l’idea-guida del lavoro muove dalla convinzione che è fuorviante chiedersi aprioristicamente (se non in termini generali) “cosa sia l’attendibilità”, come se esistesse una sola risposta valida in qualsiasi coordinata spazio-temporale. Pertanto, la nozione di attendibilità deve essere colta nei suoi contingenti significati e nei suoi molteplici profili in funzione della finalità dell’indagine, dell’oggetto dell’analisi o della prospettiva interpretativa accolta a riferimento. In coerenza con tali presupposti, il lavoro è dedicato alla elaborazione di un modello interpretativo della nozione di attendibilità. Il lavoro si chiude con alcune riflessioni “di ritorno” alle considerazioni di apertura. Lo scopo è quello di porre in relazione il modello proposto con il pensiero del prof. Coda, sopra richiamato, che ha da tempo sottolineato, con estrema lungimiranza, l’effetto propulsivo indotto dalla trasparenza informativa sulle relazioni economiche attivate dall’azienda nonché la piena responsabilizzazione, sul tema, del vertice aziendale.
L’attendibilità del bilancio di esercizio: un modello interpretativo
CORBELLA, Silvano
2010-01-01
Abstract
Il tema della trasparenza dell’informativa economico-finanziaria d’azienda – che trova il suo fulcro nell’attendibilità del bilancio di esercizio – è di estrema attualità e di forte coinvolgimento. Ciò in quanto la trasparenza informativa (in primis quella di bilancio) è nel contempo: i) fattore di responsabilizzazione del vertice aziendale che, in aderenza al principio dell’accountability, deve “render conto” dell’attendibilità delle informazioni trasmesse [Coda 1998]; ii) agente propulsivo per improntare a “correttezza” e “fiducia” le relazioni economiche con gli stakeholders che, sulla base di una disclosure attendibile, plasmano ed esprimono i loro contributi e le loro aspettative [Coda, Frattini, 1983]. Nondimeno, pur a fronte della rilevanza del tema, in dottrina e nella prassi non vi è una posizione generalmente condivisa, se non a livello generale, in merito al significato da attribuire alla nozione di attendibilità del bilancio di esercizio: non appena l’analisi si spinge in profondità, emergono molteplici posizioni differenziate, spesso riconducibili alla diversa prospettiva d’indagine accolta a riferimento. Nel quadro delineato, l’idea-guida del lavoro muove dalla convinzione che è fuorviante chiedersi aprioristicamente (se non in termini generali) “cosa sia l’attendibilità”, come se esistesse una sola risposta valida in qualsiasi coordinata spazio-temporale. Pertanto, la nozione di attendibilità deve essere colta nei suoi contingenti significati e nei suoi molteplici profili in funzione della finalità dell’indagine, dell’oggetto dell’analisi o della prospettiva interpretativa accolta a riferimento. In coerenza con tali presupposti, il lavoro è dedicato alla elaborazione di un modello interpretativo della nozione di attendibilità. Il lavoro si chiude con alcune riflessioni “di ritorno” alle considerazioni di apertura. Lo scopo è quello di porre in relazione il modello proposto con il pensiero del prof. Coda, sopra richiamato, che ha da tempo sottolineato, con estrema lungimiranza, l’effetto propulsivo indotto dalla trasparenza informativa sulle relazioni economiche attivate dall’azienda nonché la piena responsabilizzazione, sul tema, del vertice aziendale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.