Determination of Carbohydrate-Deficient Transferrin in Post-Mortem Blood Samples by Using Capillary Electrophoresis: Analytical and Interpretative Issues

Dati post - mortem di abuso cronico di alcol può essere difficile da ottenere a causa della putrefazione , insufficienti informazioni di base al momento dell'autopsia , e la mancanza di caratteristiche patologiche distintive . Tuttavia, la diagnosi di abuso cronico di alcol può aiutare nelle indagini di morte e aiutare a stabilire la causa e le modalità della morte. Un biomarcatore ben consolidata di abuso cronico di alcol è carboidrato carente di transferrina ( CDT ) ( Bortolotti , 2006) . Transferrina ( Tf ) è una glicoproteina siero trasporto del ferro composto da due catene di oligosaccaridi . CDT è un sottoinsieme delle isoforme hypoglycosylated tipicamente perdere una o entrambe le catene di glicani . Il consumo di 50-80 grammi di alcol al giorno per almeno 7 giorni aumenta i valori sierici CDT . Dopo astinenza CDT torna a valori normali in circa 2-3 settimane . Secondo un corpo sonoro di letteratura , la sensibilità diagnostica di questo marcatore varia da 70-80% , mentre la specificità diagnostica è di circa 100 % . Valore CDT è espresso come rapporto percentuale della transferrina totale , in abusano di alcol non sia inferiore a 1,8 % ( Delanghe , 2009) . Nonostante CDT è un indicatore riconosciuto a livello mondiale di abuso cronico di alcol , pochi studi sono pubblicati su applicazioni di post - mortem in gran parte a causa dei problemi analitici causati dal sangue post- mortem . Lo scopo del presente lavoro era indagare il possibile uso di questo marcatore in casi post - mortem , lo sviluppo di un metodo analitico basato su elettroforesi capillare adatto per l'analisi di campioni post - mortem . 498 post mortem campioni di sangue presso l'Ufficio del Chief Medical Examiner ( OCME ) in Connecticut sono stati ottenuti senza restrizioni . Misurazione della CDT è stato fatto mediante elettroforesi capillare zonale utilizzando un Beckman Coulter ProteomeLab PA 800 utilizzando un rivelatore UV a 200 nm in avanti . Tutti i dati sono stati analizzati utilizzando il software 32 Karat versione 7.0 . Dei 498 campioni , solo 72 campioni sono risultati in elettroferogrammi interpretabili . Valore CDT in questi campioni variava 0,43-13,04 % (media 2,39 % , SD 2.49 % ) . 27 soggetti hanno mostrato valori CDT superiore al cut - off stabilito del 1,8 % (usato per distinguere tra soggetti normali e alcolisti ), suggerendo una condizione di abuso cronico di alcol . Dei 30 casi con reperti anatomo -patologici coerenti con abuso cronico di alcol , 16 avevano anche una maggiore % CDT . Inoltre , 24 soggetti hanno indicato un consumo di alcol recente come dimostra la determinazione del contenuto di alcol nel sangue ( BAC ) (range 0,03-0,41 % ) . Di questi soggetti , 18 erano al di sopra del limite legale di 0,08 % . Elettroforesi capillare di campioni post - mortem è stata utile per valutare CDT di determinare l'abuso cronico di alcol nei casi di autopsia.

Post-mortem data on chronic alcohol abuse can be difficult to obtain due to putrefaction, inadequate background information at time of autopsy, and lack of distinctive pathological characteristics. However, diagnosis of chronic alcohol abuse can aid in death investigations and assist in establishing the cause and the manner of death. A well established biomarker of chronic alcohol abuse is Carbohydrate-Deficient Transferrin (CDT) (Bortolotti, 2006). Transferrin (Tf) is an iron transport serum glycoprotein consisting of two oligosaccharide chains. CDT is a subset of hypoglycosylated isoforms typically losing one or both glycan chains. Consuming 50-80 grams of alcohol a day for at least 7 days increases CDT serum values. After abstinence CDT returns to normal values in about 2-3 weeks. According to a sound body of literature, the diagnostic sensitivity of this marker ranges from 70-80%, while diagnostic specificity is about 100%. CDT value is expressed as percentage ratio of total transferrin; in non alcohol abusers being below 1.8% (Delanghe, 2009). Notwithstanding CDT is a worldwide recognized marker of chronic alcohol abuse, few studies are published on post-mortem applications largely because of the analytical problems caused by the post-mortem blood. The aim of this work was to investigate the possible use of this marker in post-mortem cases, developing an analytical method based on capillary zone electrophoresis suitable for the analysis of post-mortem samples. 498 post-mortem blood samples from the Office of the Chief Medical Examiner (OCME) in Connecticut were obtained with no restrictions. Measurement of CDT was done by capillary zone electrophoresis using a Beckman Coulter ProteomeLab PA 800 using a UV detector at 200 nm in the forward direction. All data was analyzed using 32 Karat software version 7.0. Of the 498 samples, only 72 samples resulted in interpretable electropherograms. CDT value in these samples ranged from 0.43-13.04% (average 2.39%, SD 2.49%). 27 subjects showed CDT values higher than the established cut-off of 1.8% (used to distinguish between normal subjects and alcohol abusers) suggesting a condition of chronic alcohol abuse. Of the 30 cases with anatomo-pathological findings consistent with chronic alcohol abuse, 16 also had an increased %CDT. Moreover, 24 subjects indicated a recent alcohol intake as demonstrated by the determination of blood alcohol content (BAC) (range 0.03-0.41%). Of these subjects, 18 were above the legal limit of 0.08%. Capillary zone electrophoresis of post-mortem samples was useful in evaluating CDT to determine chronic alcohol abuse in autopsy cases.