Con lo scopo di colmare il deficit democratico dell’Unione europea, anche il trattato di Lisbona ha ricercato una maggiore democratizzazione dell’Unione attraverso il potenziamento del ruolo del Parlamento europeo in riferimento ad una molteplicità di funzioni. In particolare, per quanto riguarda la funzione legislativa, la procedura legislativa ordinaria europea, così come rinominata dal trattato di Lisbona, e introdotta (nel 1992) con il chiaro intento di aumentare la legittimità democratica del processo decisionale europeo tramite il rafforzamento delle competenze del Parlamento europeo quale unica istituzione eletta a suffragio universale e diretto, è stata modificata ed estesa a nuove materie. Tuttavia, se, grazie alle ultime modifiche, il Parlamento è diventato un co-legislatore alla pari del Consiglio, ciò non si è tradotto in una sua maggiore capacità di farsi portavoce degli interessi dei “cittadini dell’Unione”. La diffusione della prassi dei «triloghi», con cui si è data attuazione alle previsioni dei trattati, ha reso il procedimento decisionale poco chiaro e trasparente, diminuendo le “potenzialità democratiche” della procedura legislativa ordinaria e rendendo chiaro che il rafforzamento sic et simpliciter dei poteri del Parlamento, non è sufficiente a garantire una procedura decisionale più democratica.

With the aim of reducing the democratic deficit of the European Union, the Treaty of Lisbon has also sought to a greater democratization of the Union through the strengthening of the role of European Parliament in relation to a multiplicity of functions. In particular, with regard to the legislative function, the european ordinary legislative procedure, as well as renamed by the Lisbon Treaty, and that was introduced (in 1992) with the clear intention to increase the democratic legitimacy of European decision-making process through the strengthening of the European Parliament competences as the only one institution elected by direct universal suffrage, has been modified and extended to new areas. However, if, thanks to the latest changes, Parliament has become a co-legislator as well as the Council, this not means that it has acquired a greater ability to represent the interests of “citizens of the Union”. The spread of the practice of “trilogues”, with which were implemented the provisions of the Treaties, made the decision-making process unclear and untransparent, decreasing the “democratic potentialities” of the ordinary legislative procedure and making clear that the sic et simpliciter strengthening of the Parliament’s powers, it is not sufficient to ensure a more democratic decision-making procedure.

L'APERTURA IN SENSO DEMOCRATICO DELLA PROCEDURA LEGISLATIVA ORDINARIA EUROPEA

RIVADOSSI, Chiara
2014-01-01

Abstract

With the aim of reducing the democratic deficit of the European Union, the Treaty of Lisbon has also sought to a greater democratization of the Union through the strengthening of the role of European Parliament in relation to a multiplicity of functions. In particular, with regard to the legislative function, the european ordinary legislative procedure, as well as renamed by the Lisbon Treaty, and that was introduced (in 1992) with the clear intention to increase the democratic legitimacy of European decision-making process through the strengthening of the European Parliament competences as the only one institution elected by direct universal suffrage, has been modified and extended to new areas. However, if, thanks to the latest changes, Parliament has become a co-legislator as well as the Council, this not means that it has acquired a greater ability to represent the interests of “citizens of the Union”. The spread of the practice of “trilogues”, with which were implemented the provisions of the Treaties, made the decision-making process unclear and untransparent, decreasing the “democratic potentialities” of the ordinary legislative procedure and making clear that the sic et simpliciter strengthening of the Parliament’s powers, it is not sufficient to ensure a more democratic decision-making procedure.
2014
procedura legislativa ordinaria europea; deficit democratico; Parlamento europeo; triloghi; codecisione
Con lo scopo di colmare il deficit democratico dell’Unione europea, anche il trattato di Lisbona ha ricercato una maggiore democratizzazione dell’Unione attraverso il potenziamento del ruolo del Parlamento europeo in riferimento ad una molteplicità di funzioni. In particolare, per quanto riguarda la funzione legislativa, la procedura legislativa ordinaria europea, così come rinominata dal trattato di Lisbona, e introdotta (nel 1992) con il chiaro intento di aumentare la legittimità democratica del processo decisionale europeo tramite il rafforzamento delle competenze del Parlamento europeo quale unica istituzione eletta a suffragio universale e diretto, è stata modificata ed estesa a nuove materie. Tuttavia, se, grazie alle ultime modifiche, il Parlamento è diventato un co-legislatore alla pari del Consiglio, ciò non si è tradotto in una sua maggiore capacità di farsi portavoce degli interessi dei “cittadini dell’Unione”. La diffusione della prassi dei «triloghi», con cui si è data attuazione alle previsioni dei trattati, ha reso il procedimento decisionale poco chiaro e trasparente, diminuendo le “potenzialità democratiche” della procedura legislativa ordinaria e rendendo chiaro che il rafforzamento sic et simpliciter dei poteri del Parlamento, non è sufficiente a garantire una procedura decisionale più democratica.
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