Il contributo affronta il tema della memoria degli antenati in due fra i più importanti romanzi della letteratura indiano-americana del XX secolo, Casa fatta d’alba (House Made Of Dawn, 1968) di N. Scott Momaday e Inverno nel sangue (Winter in the Blood, 1974) di James Welch. Analizzando il legame che intreccia le modalità del racconto orale e l’appartenenza all’universo culturale indiano, il saggio sottolinea come, per i giovani protagonisti di questi romanzi, la condizione di frattura identitaria e disagio psico-fisico che spesso li accomuna si possa superare solo saldando la tormentata memoria individuale ad una forma di memoria collettiva rappresentata e tramandata dagli antenati, che viene così ad assumere una fondamentale funzione ‘guaritrice’ nei confronti del malessere esistenziale dei personaggi.
La memoria degli antenati nella letteratura nativo-americana contemporanea
Bosco, Stefano
2014-01-01
Abstract
Il contributo affronta il tema della memoria degli antenati in due fra i più importanti romanzi della letteratura indiano-americana del XX secolo, Casa fatta d’alba (House Made Of Dawn, 1968) di N. Scott Momaday e Inverno nel sangue (Winter in the Blood, 1974) di James Welch. Analizzando il legame che intreccia le modalità del racconto orale e l’appartenenza all’universo culturale indiano, il saggio sottolinea come, per i giovani protagonisti di questi romanzi, la condizione di frattura identitaria e disagio psico-fisico che spesso li accomuna si possa superare solo saldando la tormentata memoria individuale ad una forma di memoria collettiva rappresentata e tramandata dagli antenati, che viene così ad assumere una fondamentale funzione ‘guaritrice’ nei confronti del malessere esistenziale dei personaggi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.