La ricerca di un equilibrio tra i bisogni dello Stato e gli interessi economici dei proprietari é uno degli aspetti che hanno caratterizzato l'attività della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà Fondamentali ('CEDU') nell'applicazione dell'art. 1 del Protocollo numero 1 sul diritto di proprietà. Tale giurisprudenza si é progressivamente estesa al di fuori del contesto CEDU, divenendo parametro di riferimento anche per taluni tribunali arbitrali in materia di investimento. Il presente contributo intende mostrare l'esistenza di una interazione tra la giurisprudenza CEDU in tema di diritti fondamentali e quella in materia di investimenti, rilevandone gli aspetti salienti e le relative criticità, e mettendo in luce le opportunità offerte dai due sistemi giurisprudenziali in termini di “cross-fertilization”. Si procederà presentando dapprima una breve rassegna della giurisprudenza CEDU sul diritto di proprietà. Si prenderanno poi in considerazione le controversie in materia di investimenti diretti esteri, illustrando in quali ipotesi e con quali finalità sono stati utilizzati i principi elaborati dalla Corte di Strasburgo. L'approccio seguito dai tribunali arbitrali fa emergere alcuni aspetti critici che saranno oggetto di discussione nell'ultima parte del lavoro, ove si cercherà altresì di proporre delle strategie alternative per un più proficuo ed efficace utilizzo dei principi giurisprudenziali CEDU nel contesto del diritto internazionale degli investimenti.
Les acteurs non-étatiques et les États souverains dans le droit international des investissements: la mise en balance d'intérêts conflictuels.
FACCIO, SONDRA
2013-01-01
Abstract
La ricerca di un equilibrio tra i bisogni dello Stato e gli interessi economici dei proprietari é uno degli aspetti che hanno caratterizzato l'attività della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo e delle Libertà Fondamentali ('CEDU') nell'applicazione dell'art. 1 del Protocollo numero 1 sul diritto di proprietà. Tale giurisprudenza si é progressivamente estesa al di fuori del contesto CEDU, divenendo parametro di riferimento anche per taluni tribunali arbitrali in materia di investimento. Il presente contributo intende mostrare l'esistenza di una interazione tra la giurisprudenza CEDU in tema di diritti fondamentali e quella in materia di investimenti, rilevandone gli aspetti salienti e le relative criticità, e mettendo in luce le opportunità offerte dai due sistemi giurisprudenziali in termini di “cross-fertilization”. Si procederà presentando dapprima una breve rassegna della giurisprudenza CEDU sul diritto di proprietà. Si prenderanno poi in considerazione le controversie in materia di investimenti diretti esteri, illustrando in quali ipotesi e con quali finalità sono stati utilizzati i principi elaborati dalla Corte di Strasburgo. L'approccio seguito dai tribunali arbitrali fa emergere alcuni aspetti critici che saranno oggetto di discussione nell'ultima parte del lavoro, ove si cercherà altresì di proporre delle strategie alternative per un più proficuo ed efficace utilizzo dei principi giurisprudenziali CEDU nel contesto del diritto internazionale degli investimenti.File | Dimensione | Formato | |
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