La gravidanza rappresenta una condizione caratterizzata fisiologicamente da insulinoresistenza, che è un fenomeno utile nel favorire l’utilizzo dei substrati energetici da parte del feto ma può modificare il controllo metabolico in una donna già diabetica e determinare la comparsa ex-novo di alterazioni glicemiche nella donna non diabetica. Un aspetto fondamentale, che differenzia il diabete in gravidanza da tutte le altre condizioni diabetiche, è quello dei target glicemici, che in questo periodo della vita sono profondamente diversi da quelli abitualmente considerati ottimali in questa patologia. Solo nella donna gravida l’obiettivo del trattamento è infatti la normoglicemia. Inoltre, la definizione stessa di iperglicemia ha delle peculiarità nella donna gravida, date le evidenze che la glicemia è fisiologicamente più bassa in gravidanza e che anche lievi scostamenti dai valori normali per questa condizione si associano a conseguenze cliniche negative, anche rilevanti, in modo particolare per il feto. Le modalità di diagnosi e gestione del diabete gestazionale sono fissate da linee guida, ma restano vari aspetti controversi. Per raggiungere gli obiettivi glicemici fissati nell’approccio al diabete in gravidanza è possibile avvalersi di diversi strumenti. La dieta è il primo essenziale presidio per il trattamento di queste donne e deve mirare a un adeguato apporto calorico e di nutrienti per la madre e per il bambino, oltre al controllo della glicemia e del peso. Compatibilmente con le prescrizioni ostetriche, in gravidanza si raccomanda inoltre attività fisica lieve-moderata e regolare, in particolare aerobica, possibilmente quotidiana. La terapia insulinica rappresenta invece il cardine del trattamento farmacologico delle donne gravide con diabete.
Gravidanza e...diabete.
MOGHETTI, Paolo;BONIN, Cecilia
In corso di stampa
Abstract
La gravidanza rappresenta una condizione caratterizzata fisiologicamente da insulinoresistenza, che è un fenomeno utile nel favorire l’utilizzo dei substrati energetici da parte del feto ma può modificare il controllo metabolico in una donna già diabetica e determinare la comparsa ex-novo di alterazioni glicemiche nella donna non diabetica. Un aspetto fondamentale, che differenzia il diabete in gravidanza da tutte le altre condizioni diabetiche, è quello dei target glicemici, che in questo periodo della vita sono profondamente diversi da quelli abitualmente considerati ottimali in questa patologia. Solo nella donna gravida l’obiettivo del trattamento è infatti la normoglicemia. Inoltre, la definizione stessa di iperglicemia ha delle peculiarità nella donna gravida, date le evidenze che la glicemia è fisiologicamente più bassa in gravidanza e che anche lievi scostamenti dai valori normali per questa condizione si associano a conseguenze cliniche negative, anche rilevanti, in modo particolare per il feto. Le modalità di diagnosi e gestione del diabete gestazionale sono fissate da linee guida, ma restano vari aspetti controversi. Per raggiungere gli obiettivi glicemici fissati nell’approccio al diabete in gravidanza è possibile avvalersi di diversi strumenti. La dieta è il primo essenziale presidio per il trattamento di queste donne e deve mirare a un adeguato apporto calorico e di nutrienti per la madre e per il bambino, oltre al controllo della glicemia e del peso. Compatibilmente con le prescrizioni ostetriche, in gravidanza si raccomanda inoltre attività fisica lieve-moderata e regolare, in particolare aerobica, possibilmente quotidiana. La terapia insulinica rappresenta invece il cardine del trattamento farmacologico delle donne gravide con diabete.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.