La voce umana si fa mediatrice dell'intenzione comunicativa, sia all'interno del soggetto, nel rapporto attivo tra il fenomeno e il noumeno, sia all'interno della comunità. Dalla "Metafisica dei costumi" alla "Antropologia" di Kant si cerca qui di intendere quali siano le condizioni per non ridurre l'essere umano a mera macchina parlante e, nello stesso tempo, la conclusione di questo contributo si chiede se quelle che - poco più di un secolo dopo il filosofo di Königsberg - furono chiamate "macchine parlanti" possano testimoniare qualche cosa di più intenzionale rispetto alla semplice funzione meccanica di incisione del suono.
Kant, la voce e la macchina parlante
ERLE, Giorgio
2013-01-01
Abstract
La voce umana si fa mediatrice dell'intenzione comunicativa, sia all'interno del soggetto, nel rapporto attivo tra il fenomeno e il noumeno, sia all'interno della comunità. Dalla "Metafisica dei costumi" alla "Antropologia" di Kant si cerca qui di intendere quali siano le condizioni per non ridurre l'essere umano a mera macchina parlante e, nello stesso tempo, la conclusione di questo contributo si chiede se quelle che - poco più di un secolo dopo il filosofo di Königsberg - furono chiamate "macchine parlanti" possano testimoniare qualche cosa di più intenzionale rispetto alla semplice funzione meccanica di incisione del suono.File in questo prodotto:
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