La tesi indaga le co-implicazioni fra l’autobiografismo e la decostruzione nella filosofia di Derrida. Suggerendo che l’autos di Derrida possa fungere da problema di snodo fra queste due dimensioni (autobiografismo e decostruzione), la nozione teorica di scrittura dell’autos verrà introdotta e discussa come possibile soluzione. Il concetto di écriture è uno fra i concetti maggiori nel lavoro di Derrida. La scrittura dell’autos rappresenta un suo sviluppo. In primo luogo, sono state analizzate le caratteristiche principali della concezione teorica dell’autobiografia (intesa come forma auto-etero-logica), procedendo da una loro contestualizzazione storica e sottolineando le loro impasse, evidenizando anche i legami con l’esistenzialismo storico nella formazione di Derrida. In seguito, è stata intrapresa un’ampia esplorazione della scrittura in prima persona di Derrida, dal testo Envois fino a Circonfession, allo scopo di evidenziare alcune caratteristiche fondamentali dell’autobiografismo: il pathos esistenziale, il ruolo della verbalizzazione del corpo e della poetica del segreto, le proprietà morfologiche e retoriche, ma anche il ruolo dell’interruzione e della decostruzione diaristica dell’Erleben. Nell’ultima parte, muovendo dal concetto di autobiografia come scrittura della vita nel lavoro di Derrida, la scrittura dell’autos viene predicata di essere il campo pre-soggettivo in cui l’autos, l’automatismo e la scrittura possono interconnettersi. La morfologia ibrida (fra attività e passività) della scrittura dell’autos è infine mostrata nelle sue potenziali conseguenze inerenti l’approccio di Derrida la tema della corporeità.

The thesis inquires the co-implications between autobiographism and deconstruction in Derrida’s philosophy. By suggesting that Derrida’s autos may be the pivotal problem between the two main dimensions (autobiographism and deconstruction), the theoretical notion of writing (of) the autos has been introduced and discussed as a feasible solution. The concept of écriture is one of the main concepts in Derrida’s work, and writing (of) the autos represents a development of it. Firstly, the main features both of Derrida’s theoretical conception of autobiography (seen as mainly auto-hetero-logical) it has been outlined, proceeding on their historical contextualisation, and focusing on their impasses. The young Derrida’s link with historical existentialism it has enquired too. Then, an extensive exploration of Derrida first person writing it has been performed, from the text Envois to Circonfession, in order to highlight some main features of autobiographism: the existential pathos, the role of the verbalisation of the body and the poetic of the secret, the morphological and rhetorical properties, but also the role of interruption and of the diaristic deconstruction of the Erleben. In the last part, moving from the concept of autobiography as writing (of) life in Derrida’s L’animal que donc je suis and by an analysis of the automatisms in writing in Derrida’s work, writing (of) the autos it has been argued as being the pre-subjective field where autos, automatism and writing may be interconnected. The hybrid morphology (between activity and passivity) of the writing (of) the autos is finally shown in its potential theoretical consequences concerning Derrida’s approach to corporeity.

Il problema dell’autobiografia nell’opera di Jacques Derrida

PELGREFFI, Igor
2013-01-01

Abstract

The thesis inquires the co-implications between autobiographism and deconstruction in Derrida’s philosophy. By suggesting that Derrida’s autos may be the pivotal problem between the two main dimensions (autobiographism and deconstruction), the theoretical notion of writing (of) the autos has been introduced and discussed as a feasible solution. The concept of écriture is one of the main concepts in Derrida’s work, and writing (of) the autos represents a development of it. Firstly, the main features both of Derrida’s theoretical conception of autobiography (seen as mainly auto-hetero-logical) it has been outlined, proceeding on their historical contextualisation, and focusing on their impasses. The young Derrida’s link with historical existentialism it has enquired too. Then, an extensive exploration of Derrida first person writing it has been performed, from the text Envois to Circonfession, in order to highlight some main features of autobiographism: the existential pathos, the role of the verbalisation of the body and the poetic of the secret, the morphological and rhetorical properties, but also the role of interruption and of the diaristic deconstruction of the Erleben. In the last part, moving from the concept of autobiography as writing (of) life in Derrida’s L’animal que donc je suis and by an analysis of the automatisms in writing in Derrida’s work, writing (of) the autos it has been argued as being the pre-subjective field where autos, automatism and writing may be interconnected. The hybrid morphology (between activity and passivity) of the writing (of) the autos is finally shown in its potential theoretical consequences concerning Derrida’s approach to corporeity.
2013
autobiography; deconstruction; phenomenology; Derrida; auto-poiesis; existentialism; automatism; corporeity; Nietzsche; Merleau-Ponty
La tesi indaga le co-implicazioni fra l’autobiografismo e la decostruzione nella filosofia di Derrida. Suggerendo che l’autos di Derrida possa fungere da problema di snodo fra queste due dimensioni (autobiografismo e decostruzione), la nozione teorica di scrittura dell’autos verrà introdotta e discussa come possibile soluzione. Il concetto di écriture è uno fra i concetti maggiori nel lavoro di Derrida. La scrittura dell’autos rappresenta un suo sviluppo. In primo luogo, sono state analizzate le caratteristiche principali della concezione teorica dell’autobiografia (intesa come forma auto-etero-logica), procedendo da una loro contestualizzazione storica e sottolineando le loro impasse, evidenizando anche i legami con l’esistenzialismo storico nella formazione di Derrida. In seguito, è stata intrapresa un’ampia esplorazione della scrittura in prima persona di Derrida, dal testo Envois fino a Circonfession, allo scopo di evidenziare alcune caratteristiche fondamentali dell’autobiografismo: il pathos esistenziale, il ruolo della verbalizzazione del corpo e della poetica del segreto, le proprietà morfologiche e retoriche, ma anche il ruolo dell’interruzione e della decostruzione diaristica dell’Erleben. Nell’ultima parte, muovendo dal concetto di autobiografia come scrittura della vita nel lavoro di Derrida, la scrittura dell’autos viene predicata di essere il campo pre-soggettivo in cui l’autos, l’automatismo e la scrittura possono interconnettersi. La morfologia ibrida (fra attività e passività) della scrittura dell’autos è infine mostrata nelle sue potenziali conseguenze inerenti l’approccio di Derrida la tema della corporeità.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/577953
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