Le ragioni del grande successo del "Bel Paese", l’opera più nota del geologo e paleontologo Antonio Stoppani, sono certamente molteplici. In primo luogo, devono essere considerate le richieste del mercato editoriale che, nei decenni posteriori all’Unità d’Italia, vedeva la divulgazione scientifica come uno dei generi editoriali di maggiore successo. In secondo luogo, vi sono ragioni politiche che portavano a favorire in modo particolare opere, come quella di Stoppani, che fornivano un importante contributo al processo risorgimentale in atto e a quella politica di “istruzione del popolo” messa in atto dalle élites liberali al potere. Il best-seller di Stoppani si proponeva di far conoscere la penisola sotto il profilo fisico e geografico agli abitanti di un’Italia recentemente unificata, diffondendo la conoscenza delle sue ricchezze naturalistiche e sottolineando come essa fosse un luogo privilegiato di studio per l’uomo di scienza. Tuttavia, una di queste ragioni deve essere ricercata nelle politiche editoriali messe in atto nella pubblicazione dell’opera e nel «moderno piglio imprenditoriale» del suo autore. Il contributo focalizza l'attenzione su questo secondo aspetto, sulle ambizioni e le strategie di Stoppani per la diffusione del "Bel Paese", le quali si combinano con una grande cura dei più diversi aspetti delle varie edizioni dell’opera.
Dietro le quinte del "Bel Paese". Intenti e strategie d'autore in una corrispondenza inedita di Antonio Stoppani.
ZANONI, Elena
2012-01-01
Abstract
Le ragioni del grande successo del "Bel Paese", l’opera più nota del geologo e paleontologo Antonio Stoppani, sono certamente molteplici. In primo luogo, devono essere considerate le richieste del mercato editoriale che, nei decenni posteriori all’Unità d’Italia, vedeva la divulgazione scientifica come uno dei generi editoriali di maggiore successo. In secondo luogo, vi sono ragioni politiche che portavano a favorire in modo particolare opere, come quella di Stoppani, che fornivano un importante contributo al processo risorgimentale in atto e a quella politica di “istruzione del popolo” messa in atto dalle élites liberali al potere. Il best-seller di Stoppani si proponeva di far conoscere la penisola sotto il profilo fisico e geografico agli abitanti di un’Italia recentemente unificata, diffondendo la conoscenza delle sue ricchezze naturalistiche e sottolineando come essa fosse un luogo privilegiato di studio per l’uomo di scienza. Tuttavia, una di queste ragioni deve essere ricercata nelle politiche editoriali messe in atto nella pubblicazione dell’opera e nel «moderno piglio imprenditoriale» del suo autore. Il contributo focalizza l'attenzione su questo secondo aspetto, sulle ambizioni e le strategie di Stoppani per la diffusione del "Bel Paese", le quali si combinano con una grande cura dei più diversi aspetti delle varie edizioni dell’opera.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.