L'articolo è dedicato alla rappresentazione della “Festa dell’asino” nella povest’ "Klub ubijc bukv" di Sigizmund D. Kržižanovskij. Sono ricostruite le principali tappe della diffusione bibliografica della festa dell’asino fino al primo Novecento e viene evidenziato l’interesse per il tema non solo di storici della cultura, ma anche di filosofi come Voltaire e Nietzsche. Inoltre, sono messe in evidenza le possibili fonti della rappresentazione di Kržižanovskij: da un lato un saggio di storia della letteratura medievale, in particolare sulle origini del teatro moderno, dall’altro "Così parlò Zarathustra" di Nietzsche. K. però non si limita a riproporre una scena nietzschiana o una stilizzazione storico-letteraria, ma utilizza la festa dell’asino per le proprie finalità semantiche, inserendola in un’opera – la povest’ "Klub ubijc bukv" – interamente dedicata alle sue riflessioni sul processo creativo. La festa medievale, che per i suoi tratti ambivalenti tra cristianesimo e possibili residui pagani, tra devozione religiosa e aspetti giocosi e irriverenti, ha attirato la curiosità e l’attenzione di molti intellettuali del passato, viene utilizzata da K. per esprimere il dualismo paradossale che è alla base del’atto creativo dello scrittore.
Asinus in fabula. La festa dell’asino in Klub ubijc bukv di Sigizmund D. Kržižanovskij dalla tradizione medievale a Nietzsche
BOSCHIERO, Manuel
2011-01-01
Abstract
L'articolo è dedicato alla rappresentazione della “Festa dell’asino” nella povest’ "Klub ubijc bukv" di Sigizmund D. Kržižanovskij. Sono ricostruite le principali tappe della diffusione bibliografica della festa dell’asino fino al primo Novecento e viene evidenziato l’interesse per il tema non solo di storici della cultura, ma anche di filosofi come Voltaire e Nietzsche. Inoltre, sono messe in evidenza le possibili fonti della rappresentazione di Kržižanovskij: da un lato un saggio di storia della letteratura medievale, in particolare sulle origini del teatro moderno, dall’altro "Così parlò Zarathustra" di Nietzsche. K. però non si limita a riproporre una scena nietzschiana o una stilizzazione storico-letteraria, ma utilizza la festa dell’asino per le proprie finalità semantiche, inserendola in un’opera – la povest’ "Klub ubijc bukv" – interamente dedicata alle sue riflessioni sul processo creativo. La festa medievale, che per i suoi tratti ambivalenti tra cristianesimo e possibili residui pagani, tra devozione religiosa e aspetti giocosi e irriverenti, ha attirato la curiosità e l’attenzione di molti intellettuali del passato, viene utilizzata da K. per esprimere il dualismo paradossale che è alla base del’atto creativo dello scrittore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.