In questo volume sono editi i risultati di una ricerca finalizzata a ricostruire i processi storici dell’età del rame dell’Italia settentrionale mediante un’analisi delle potenzialità informative insite nella documentazione archeologica, in cui un ruolo importante assumono le ceramiche per la loro pressoché costante presenza. Secondo i criteri metodologici illustrati nel primo capitolo è elaborata un’analisi tipologica delle forme vascolari di tutti i complessi delle varie regioni. Segue una rassegna dei siti in cui, dopo una sintesi dei dati editi, i risultati emersi dalla tipologia delle ceramiche sono interpretati considerando ogni altro genere di evidenza. Nel capitolo successivo le date radiocarboniche dei singoli contesti sono calibrate con lo stesso programma ed esaminate da Erio Valzolgher. Infine le informazioni derivate dall’analisi delle ceramiche sono oggetto di una multivariata lettura approfondendo ulteriormente l’esame dell’intera documentazione archeologica. Dopo un riepilogo dei caratteri del repertorio vascolare è evidenziato l’importante ruolo svolto dalla circolazione delle informazioni, indicando le possibili motivazioni della variabilità riscontrata non solo nei manufatti ma anche nelle tracce dei comportamenti delle varie comunità. Su quest’ultimo aspetto sono emersi i risultati più significativi, portando i dati derivati dall’analisi delle ceramiche un notevole contributo a rilevare analogie e differenze tra i modelli di comportamento nei rituali delle sepolture individuali e collettive, da cui si diversificano quelli identificabili nei luoghi di culto e negli abitati. Soltanto dopo questo tipo di indagine potevano essere affrontate le problematiche connesse all’individuazione di entità territoriali e alla cronologia relativa, per non incorrere nell’interpretare una connotazione funzionale come una diversità cronologica o “culturale”. Sono aggiornati i dati inerenti alle facies di Remedello e di Spilamberto ed è proposta un’articolazione regionale della “facies delle grotticelle funerarie”. La scarsità di date radiocarboniche rende difficile il tentativo di delineare un’articolazione cronologica: sono riportate le interpretazioni proposte suggerendo di non riconoscere una validità universale a sequenze identificate in singoli siti o in zone circoscritte. In ultimo, in una valutazione critica dei risultati conseguiti sono rilevate le difficoltà poste dalla documentazione disponibile nell’interpretazione dei dati, auspicando che la ricerca effettuata possa sollecitare proposte alternative in un proficuo dibattito.

Le potenzialità informative delle ceramiche nell’analisi storica. Le forme vascolari dell’età del rame dell’Italia settentrionale

COCCHI, DANIELA
2012-01-01

Abstract

In questo volume sono editi i risultati di una ricerca finalizzata a ricostruire i processi storici dell’età del rame dell’Italia settentrionale mediante un’analisi delle potenzialità informative insite nella documentazione archeologica, in cui un ruolo importante assumono le ceramiche per la loro pressoché costante presenza. Secondo i criteri metodologici illustrati nel primo capitolo è elaborata un’analisi tipologica delle forme vascolari di tutti i complessi delle varie regioni. Segue una rassegna dei siti in cui, dopo una sintesi dei dati editi, i risultati emersi dalla tipologia delle ceramiche sono interpretati considerando ogni altro genere di evidenza. Nel capitolo successivo le date radiocarboniche dei singoli contesti sono calibrate con lo stesso programma ed esaminate da Erio Valzolgher. Infine le informazioni derivate dall’analisi delle ceramiche sono oggetto di una multivariata lettura approfondendo ulteriormente l’esame dell’intera documentazione archeologica. Dopo un riepilogo dei caratteri del repertorio vascolare è evidenziato l’importante ruolo svolto dalla circolazione delle informazioni, indicando le possibili motivazioni della variabilità riscontrata non solo nei manufatti ma anche nelle tracce dei comportamenti delle varie comunità. Su quest’ultimo aspetto sono emersi i risultati più significativi, portando i dati derivati dall’analisi delle ceramiche un notevole contributo a rilevare analogie e differenze tra i modelli di comportamento nei rituali delle sepolture individuali e collettive, da cui si diversificano quelli identificabili nei luoghi di culto e negli abitati. Soltanto dopo questo tipo di indagine potevano essere affrontate le problematiche connesse all’individuazione di entità territoriali e alla cronologia relativa, per non incorrere nell’interpretare una connotazione funzionale come una diversità cronologica o “culturale”. Sono aggiornati i dati inerenti alle facies di Remedello e di Spilamberto ed è proposta un’articolazione regionale della “facies delle grotticelle funerarie”. La scarsità di date radiocarboniche rende difficile il tentativo di delineare un’articolazione cronologica: sono riportate le interpretazioni proposte suggerendo di non riconoscere una validità universale a sequenze identificate in singoli siti o in zone circoscritte. In ultimo, in una valutazione critica dei risultati conseguiti sono rilevate le difficoltà poste dalla documentazione disponibile nell’interpretazione dei dati, auspicando che la ricerca effettuata possa sollecitare proposte alternative in un proficuo dibattito.
2012
9788864642031
ceramica; età del rame; Italia settentrionale
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