Il saggio si concentra sull'analisi della resa drammatica della memoria in Old Times (1970-71), uno dei drammi più enigmatici di Harold Pinter, in cui gli universi del ricordo dei tre personaggi principali si contraddicono secondo meccanismi di sostituzione (degli attori) e di contraddizione (delle affermazioni). La narrazione balza così in primo piano, seguendo percorsi paradossali che fanno tacere la logica della disgiunzione (o/o), creando degli spazi memoriali com-possibili (e/e) e sollecitando lo spettatore a una avventura ermeneutica che infine decreta l'inevitabile solitudine di ogni memoria.
Il silenzio della disgiunzione: memoria, tempo e com-possibilità in Old Times di Pinter.
BIGLIAZZI, Silvia
2012-01-01
Abstract
Il saggio si concentra sull'analisi della resa drammatica della memoria in Old Times (1970-71), uno dei drammi più enigmatici di Harold Pinter, in cui gli universi del ricordo dei tre personaggi principali si contraddicono secondo meccanismi di sostituzione (degli attori) e di contraddizione (delle affermazioni). La narrazione balza così in primo piano, seguendo percorsi paradossali che fanno tacere la logica della disgiunzione (o/o), creando degli spazi memoriali com-possibili (e/e) e sollecitando lo spettatore a una avventura ermeneutica che infine decreta l'inevitabile solitudine di ogni memoria.File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.