Che cos’è l’arte, la cultura, la filosofia se non, anche, una sfida alla verticalità (laica o religiosa che sia), uno stimolo all’innalzarsi a una vita degna di essere vissuta? Ho sempre pensato che nella cultura ci siano le tracce e le sedimentazioni dello sforzo continuo e millenario di innalzamento che contraddistingue l’uomo. Nell’opera d’arte è conservato lo schema propulsivo del salto in avanti che ha consentito a quell’artista di ampliare il nostro orizzonte esperienziale. Di penetrare con lo sguardo in una invisibilità altrimenti opaca. La cultura non va imitata o ripetuta, non è un fatto di trasmissione di informazioni, ma di contagio, di scosse socratiche, di accensioni di sentimenti. Nella sua esemplarità un quadro, un romanzo, una poesia ci aiutano a trovare le energie e le tecniche per compiere nuovamente questo salto originario, antropologicamente all’origine dell’essere umano. Indicano la strada e danno gli strumenti per esprimere in modo creativo energie e pulsioni che altrimenti verrebbero semplicemente buttate fuori in modo brutale, meccanico. Sono trampolini di lancio che fanno breccia sulla quotidianità e servono a contagiare, trasformando l’esistenza in senso controfattuale.
La cultura come verticalità. Il restauro del gruppo marmoreo di Marte e Venere
CUSINATO, Guido
2010-01-01
Abstract
Che cos’è l’arte, la cultura, la filosofia se non, anche, una sfida alla verticalità (laica o religiosa che sia), uno stimolo all’innalzarsi a una vita degna di essere vissuta? Ho sempre pensato che nella cultura ci siano le tracce e le sedimentazioni dello sforzo continuo e millenario di innalzamento che contraddistingue l’uomo. Nell’opera d’arte è conservato lo schema propulsivo del salto in avanti che ha consentito a quell’artista di ampliare il nostro orizzonte esperienziale. Di penetrare con lo sguardo in una invisibilità altrimenti opaca. La cultura non va imitata o ripetuta, non è un fatto di trasmissione di informazioni, ma di contagio, di scosse socratiche, di accensioni di sentimenti. Nella sua esemplarità un quadro, un romanzo, una poesia ci aiutano a trovare le energie e le tecniche per compiere nuovamente questo salto originario, antropologicamente all’origine dell’essere umano. Indicano la strada e danno gli strumenti per esprimere in modo creativo energie e pulsioni che altrimenti verrebbero semplicemente buttate fuori in modo brutale, meccanico. Sono trampolini di lancio che fanno breccia sulla quotidianità e servono a contagiare, trasformando l’esistenza in senso controfattuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.