Misconosciuto eppure rappresentativo di vari aspetti della cosiddetta 'littérature du sida' "Un mal imaginaire", pubblicato nel 1994 (Maxime Montel è uno pseudonimo), viene analizzato in quanto pamphlet lirico dove, intorno a qualche ritratto di malato ormai scomparso, al discorso autobiografico o autofinzionale si sostituisce la denuncia e il lamento alla prima persona plurale, coinvolgendo il lettore in una universale e toccante lezione di precarietà.
Titolo: | Immaginario e inimmaginabile in "Un mal imaginaire" (Maxime Montel, 1994) | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2012 | |
Abstract: | Misconosciuto eppure rappresentativo di vari aspetti della cosiddetta 'littérature du sida' "Un mal imaginaire", pubblicato nel 1994 (Maxime Montel è uno pseudonimo), viene analizzato in quanto pamphlet lirico dove, intorno a qualche ritratto di malato ormai scomparso, al discorso autobiografico o autofinzionale si sostituisce la denuncia e il lamento alla prima persona plurale, coinvolgendo il lettore in una universale e toccante lezione di precarietà. | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11562/478006 | |
ISBN: | 9788896419441 | |
Appare nelle tipologie: | 02.01 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |
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