In pittura e scultura la raffigurazione di espressioni di danza assume ogni volta significati complessi che con difficoltà si lasciano costringere in schemi. Le interpretazioni visive possono costituire la fonte iconografica della danza a cui attinge liberamente il coreografo nel processo creativo che gli compete, come pure il danzatore quale interprete. In questa funzione esse entrano in una dinamica mnemonica e mentale che può apparire per lo più insondabile. Le raffigurazioni della danza necessitano per loro conto di uno sforzo di comprensione, di un vaglio critico e della ricostruzione del contesto d’appartenenza, a maggior ragione e in modo particolare per il fatto che rivolgono l’attenzione a un’altra forma artistica. Si propone pertanto una selezione di situazioni nell’arte veneta e si propongono linee di interpretazione contestuale.
Appunti per una o più ricerche: danze bibliche e danze mitologiche, danze a palazzo e all’aperto nelle pittura veneziana dal Trecento al Settecento.
FOSSALUZZA, Giorgio
2010-01-01
Abstract
In pittura e scultura la raffigurazione di espressioni di danza assume ogni volta significati complessi che con difficoltà si lasciano costringere in schemi. Le interpretazioni visive possono costituire la fonte iconografica della danza a cui attinge liberamente il coreografo nel processo creativo che gli compete, come pure il danzatore quale interprete. In questa funzione esse entrano in una dinamica mnemonica e mentale che può apparire per lo più insondabile. Le raffigurazioni della danza necessitano per loro conto di uno sforzo di comprensione, di un vaglio critico e della ricostruzione del contesto d’appartenenza, a maggior ragione e in modo particolare per il fatto che rivolgono l’attenzione a un’altra forma artistica. Si propone pertanto una selezione di situazioni nell’arte veneta e si propongono linee di interpretazione contestuale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.