Dopo i massacri e i genocidi del Novecento, dopo le carneficine di civili che con l’11 settembre 2001 hanno aperto il nuovo secolo, è oggi necessario mettere in questione la celebre tesi del rapporto inscindibile fra politica e guerra muovendo dai resti apparentemente ‘impolitici’ che esso produce. Siano essi i corpi dei guerrieri morti, il pianto delle madri in lutto, gli spettatori e le vittime non belligeranti dello scontro, ovvero i cosiddetti ‘danni collaterali’, questi resti concorrono a declinare in maniera diversa e non violenta il concetto di politico. Categorie, quali, vulnerabilità condivisa, somiglianza nella perdita, relazione e dipendenza ne costituiscono il lessico essenziale. Dall’Antigone di Sofocle alle marce contemporanee per i morti che “non esistono” – passando per Omero, Tucidide, Hobbes, Hegel, Schmitt, Bataille,Weil, Bespaloff –, il libro scommette su un immaginario nuovo, eppure antichissimo, che riconfiguri l’idea di comunità sull’esperienza della perdita e del lutto.
Comunità e vulnerabilità: per una critica politica della violenza.
GUARALDO, Olivia
2012-01-01
Abstract
Dopo i massacri e i genocidi del Novecento, dopo le carneficine di civili che con l’11 settembre 2001 hanno aperto il nuovo secolo, è oggi necessario mettere in questione la celebre tesi del rapporto inscindibile fra politica e guerra muovendo dai resti apparentemente ‘impolitici’ che esso produce. Siano essi i corpi dei guerrieri morti, il pianto delle madri in lutto, gli spettatori e le vittime non belligeranti dello scontro, ovvero i cosiddetti ‘danni collaterali’, questi resti concorrono a declinare in maniera diversa e non violenta il concetto di politico. Categorie, quali, vulnerabilità condivisa, somiglianza nella perdita, relazione e dipendenza ne costituiscono il lessico essenziale. Dall’Antigone di Sofocle alle marce contemporanee per i morti che “non esistono” – passando per Omero, Tucidide, Hobbes, Hegel, Schmitt, Bataille,Weil, Bespaloff –, il libro scommette su un immaginario nuovo, eppure antichissimo, che riconfiguri l’idea di comunità sull’esperienza della perdita e del lutto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.