Le "post reditum in senatu" e "ad Quirites" sono le prime orazioni in cui Cicerone al suo rimpatrio ha l'opportunità di proporre una nuova immagine di sé e del proprio ruolo sulla scena politica dopo la discontinuità e la ‘crisi identitaria’ causate dall'esilio. Nel momento della ‘rinascita’dalla morte civile dell’esilio, l'oratore utilizza una delicata strategia apologetica per ricollocarsi all’interno di una complessa rete sociale e politica, ridefinendo simultaneamente non solo la trama dei singoli legami individuali, ma un intero sistema di relazioni. Il saggio dunque propone una lettura delle due orazioni in cui lo studio dei principali aspetti storico-politici e filologico-letterari dei testi viene integrato con un’analisi delle dinamiche comunicative e antropologiche sottese alla rappresentazione delle relazioni configurate e proposte da Cicerone ai suoi ascoltatori. Al centro di questa rappresentazione simbolica si collocano la pietas e le relazioni parentali, che offrono efficaci metafore dei legami di beneficio e gratitudine intercorrenti fra l’oratore e i suoi interlocutori, in una comunità pia nei confronti della patria.
Cicerone, "post reditum in senatu" e "ad Quirites". Come disegnare una mappa di relazioni
RACCANELLI, Renata
2012-01-01
Abstract
Le "post reditum in senatu" e "ad Quirites" sono le prime orazioni in cui Cicerone al suo rimpatrio ha l'opportunità di proporre una nuova immagine di sé e del proprio ruolo sulla scena politica dopo la discontinuità e la ‘crisi identitaria’ causate dall'esilio. Nel momento della ‘rinascita’dalla morte civile dell’esilio, l'oratore utilizza una delicata strategia apologetica per ricollocarsi all’interno di una complessa rete sociale e politica, ridefinendo simultaneamente non solo la trama dei singoli legami individuali, ma un intero sistema di relazioni. Il saggio dunque propone una lettura delle due orazioni in cui lo studio dei principali aspetti storico-politici e filologico-letterari dei testi viene integrato con un’analisi delle dinamiche comunicative e antropologiche sottese alla rappresentazione delle relazioni configurate e proposte da Cicerone ai suoi ascoltatori. Al centro di questa rappresentazione simbolica si collocano la pietas e le relazioni parentali, che offrono efficaci metafore dei legami di beneficio e gratitudine intercorrenti fra l’oratore e i suoi interlocutori, in una comunità pia nei confronti della patria.File | Dimensione | Formato | |
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