La persistente situazione di crisi, da qualche anno riassunta nella nota espressione di “emergenza educativa”, chiede una risposta che non moltiplichi le analisi pedagogiche di natura epistemologica, ma torni a fare memoria degli elementi essenziali dell’educazione. Una delle cause dell’emergenza educativa, infatti, potrebbe essere proprio la mancata riflessione su tali elementi costitutivi. L’autore si pone a favore dell’esistenza di una vera e propria “essenza dell’educazione”, la cui negazione provocherebbe la consegna di ogni azione educativa all’influenza e al condizionamento di realtà esterne all’educazione stessa, pronte a condizionarne e a strumentalizzarne la funzione a proprio vantaggio. Si tratta, dunque, di tornare a parlare dell’educazione dal suo “interno”, cercando cioè di metterne in evidenza gli aspetti essenziali e strutturali; da qui la metafora della “grammatica dell’esperienza educativa”; essa riguarda la presentazione di quelle strutture portanti che quanti vivono e operano nell’educazione non possono non conoscere. Questi aspetti essenziali non si riferiscono solamente alla relazione educativa, che dell’educazione è forse la manifestazione più visibile, ma riguardano anche ciò che viene “prima”, ossia il come ci si avvicina esistenzialmente all’educazione e si entra in essa, e ciò che ne scaturisce “poi “: il momento riflessivo. Riflettere su di essa significa ricercare ciò che l’educazione è, e comprendere sempre meglio il senso. Il testo è destinato agli studenti dei corsi di laurea in scienze dell’educazione, e agli adulti che, per situazione familiare, impegno professionale o anche solo per interesse personale, hanno a cuore la comprensione di ciò che si può intendere quando si parla di “educazione”.
Grammatica dell'esperienza educativa. Alla ricerca dell'essenza in educazione
LORO, Daniele
2012-01-01
Abstract
La persistente situazione di crisi, da qualche anno riassunta nella nota espressione di “emergenza educativa”, chiede una risposta che non moltiplichi le analisi pedagogiche di natura epistemologica, ma torni a fare memoria degli elementi essenziali dell’educazione. Una delle cause dell’emergenza educativa, infatti, potrebbe essere proprio la mancata riflessione su tali elementi costitutivi. L’autore si pone a favore dell’esistenza di una vera e propria “essenza dell’educazione”, la cui negazione provocherebbe la consegna di ogni azione educativa all’influenza e al condizionamento di realtà esterne all’educazione stessa, pronte a condizionarne e a strumentalizzarne la funzione a proprio vantaggio. Si tratta, dunque, di tornare a parlare dell’educazione dal suo “interno”, cercando cioè di metterne in evidenza gli aspetti essenziali e strutturali; da qui la metafora della “grammatica dell’esperienza educativa”; essa riguarda la presentazione di quelle strutture portanti che quanti vivono e operano nell’educazione non possono non conoscere. Questi aspetti essenziali non si riferiscono solamente alla relazione educativa, che dell’educazione è forse la manifestazione più visibile, ma riguardano anche ciò che viene “prima”, ossia il come ci si avvicina esistenzialmente all’educazione e si entra in essa, e ciò che ne scaturisce “poi “: il momento riflessivo. Riflettere su di essa significa ricercare ciò che l’educazione è, e comprendere sempre meglio il senso. Il testo è destinato agli studenti dei corsi di laurea in scienze dell’educazione, e agli adulti che, per situazione familiare, impegno professionale o anche solo per interesse personale, hanno a cuore la comprensione di ciò che si può intendere quando si parla di “educazione”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.