Il ritorno a scuola dopo aver subito un grave danno cerebrale può rappresentare una sfida davvero titanica, che mette in gioco tutte le dimensioni esistenziali del giovane, e chiama in causa ogni possibile risorsa di natura bio-psico-sociale. Il testo presenta le diverse possibili sfaccettature di tale percorso, partendo dall’analisi dei meccanismi neurobiologici del recupero delle funzioni cognitive, per arrivare alla discussione dei fattori psicologici, socio-culturali e ambientali riconosciuti come predittivi del successo o insuccesso scolastico. L’analisi della ricca legislazione italiana, comparata con altri modelli di integrazione, in particolare quelli americani, mostra come questa nuova realtà, così diversa da quella tipica della patologia evolutiva, richieda normative e pratiche specifiche. Infine, la narrazione di alcune storie di ritorno ai banchi di scuola o a quelli universitari è esemplificativa delle possibilità di interventi interdisciplinari e individualizzati. Per questa sua impostazione, il testo è indicato a tutti coloro che operano nel campo della cerebrolesione a diverso titolo e con diverse professionalità (riabilitatori, psicologi, educatori professionali, insegnanti, logopedisti, terapisti occupazionali e psicomotricisti) e a quanti per la prima volta vi si avvicinano.
Tornare a scuola dopo grave cerebrolesione
MORO, Valentina;
2012-01-01
Abstract
Il ritorno a scuola dopo aver subito un grave danno cerebrale può rappresentare una sfida davvero titanica, che mette in gioco tutte le dimensioni esistenziali del giovane, e chiama in causa ogni possibile risorsa di natura bio-psico-sociale. Il testo presenta le diverse possibili sfaccettature di tale percorso, partendo dall’analisi dei meccanismi neurobiologici del recupero delle funzioni cognitive, per arrivare alla discussione dei fattori psicologici, socio-culturali e ambientali riconosciuti come predittivi del successo o insuccesso scolastico. L’analisi della ricca legislazione italiana, comparata con altri modelli di integrazione, in particolare quelli americani, mostra come questa nuova realtà, così diversa da quella tipica della patologia evolutiva, richieda normative e pratiche specifiche. Infine, la narrazione di alcune storie di ritorno ai banchi di scuola o a quelli universitari è esemplificativa delle possibilità di interventi interdisciplinari e individualizzati. Per questa sua impostazione, il testo è indicato a tutti coloro che operano nel campo della cerebrolesione a diverso titolo e con diverse professionalità (riabilitatori, psicologi, educatori professionali, insegnanti, logopedisti, terapisti occupazionali e psicomotricisti) e a quanti per la prima volta vi si avvicinano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.