La tesi consiste nello studio dell'opera di Javier Egea (1952-1999), poeta granadino che fu tra i fondatori del gruppo “La otra sentimentalidad”. Il lavoro si articola in cinque capitoli e un'appendice. Il primo capitolo dà ragione del panorama culturale e letterario in Spagna dal 1962, anno in cui si insediò il Nono Governo della Dittatura inaugurando una lenta e progressiva apertura verso le influenze provenienti dagli altri paesi europei; il secondo tratta la stessa epoca nell'ambito della città di Granada, sviluppando un'analisi della poetica e dei risultati de “La otra sentimentalidad” come gruppo, e della sua successiva diluizione nella corrente più ampia della “Poesia dell'esperienza”. A partire dal terzo capitolo la tesi si concentra sulla biografia di Javier Egea e offre un commento dettagliato della sua produzione poetica, sia dei libri pubblicati che delle poesie inedite. Il quarto capitolo si propone di realizzare un'analisi trasversale dell'opera di Egea nel suo complesso, secondo delle prospettive critiche specifiche: temi e motivi, intertestualità, costruzione del soggetto poetico, uso della metrica e unità strutturale dei libri. L'ultimo capito presenta un percorso attraverso le approssimazioni critiche attuali e offre la nostra proposta per una lettura dell'opera di Egea, che vorremmo fosse più ampia dell'interpretazione materialista corrente, raccogliendo al contempo suggestioni provenienti da altri ambiti, quali ad esempio la psicanalisi e lo studio della tradizione letteraria spagnola e, soprattutto, valorizzando gli aspetti più propriamente letterari e stilistici della sua poesia. Inoltre, si cerca di tracciare un bilancio dello sviluppo della poetica egeiana all'interno dell'estetica letteraria dell'ultimo terzo del ventesimo secolo. Infine, l'appendice presenta la trascrizione delle interviste realizzate dall'autore della tesi ai compagni generazionali di Javier Egea, con i quali creò l'innovativa poetica de “La otra sentimentalidad”, cioè Juan Carlos Rodríguez, Álvaro Salvador y Luis García Montero, rispettivamente teorico marxista il primo e poeti gli ultimi due.

This work focuses on Javier Egea (1952-1999), a Granada poet who was among the founders of the poetic group “La otra sentimentalidad”. It is divided into five chapters and an appendix. The first chapter gives an overview of the political and cultural situation in Spain from 1962 onwards, mapping the slow but significant changes in Franco’s regime which led to a progressive opening towards foreign influences. The second chapter takes into consideration the same period, but at a local level, exploring the Transition period in the town of Granada, with special reference to the poetics of “La otra sentimentalidad” in the early 1980s and to its subsequent dilution into the broader “Poetry of experience” movement. The third and the following chapters are centred on Javier Egea: chapter three offers a biographical account and a detailed commentary of his works, both published and unpublished, whereas chapter four undertakes a transversal analysis of his work according to some critical perspectives, i.e. thematology, intertextuality, the construction of the lyrical subject, metrics etc. Finally, the last chapter compares a few current critical approaches to Egea’s poetry and suggests it can be read by adopting a wider critical perspective than what materialist critique has offered. It takes into account critical inputs from related fields and emphasises the stylistic features and the literary quality of Egea’s work in relation to Spanish tradition. Furthermore, the chapter tries to draw a balance of the development of Egea’s poetry within the Spanish literary trends of the last thirty years of the 20th century. Lastly, the appendix contains the transcription of three interviews made by the thesis’ author with Juan Carlos Rodríguez, Álvaro Salvador y Luis García Montero, marxist theoretician and fellow poets respectively, with whom Javier Egea created the literary movement known as “La otra sentimentalidad”.

"Mírame aquí, viajero sin espera". Javier Egea en el contexto de la poesía española contemporánea

SARTOR, Elisa
2012-01-01

Abstract

This work focuses on Javier Egea (1952-1999), a Granada poet who was among the founders of the poetic group “La otra sentimentalidad”. It is divided into five chapters and an appendix. The first chapter gives an overview of the political and cultural situation in Spain from 1962 onwards, mapping the slow but significant changes in Franco’s regime which led to a progressive opening towards foreign influences. The second chapter takes into consideration the same period, but at a local level, exploring the Transition period in the town of Granada, with special reference to the poetics of “La otra sentimentalidad” in the early 1980s and to its subsequent dilution into the broader “Poetry of experience” movement. The third and the following chapters are centred on Javier Egea: chapter three offers a biographical account and a detailed commentary of his works, both published and unpublished, whereas chapter four undertakes a transversal analysis of his work according to some critical perspectives, i.e. thematology, intertextuality, the construction of the lyrical subject, metrics etc. Finally, the last chapter compares a few current critical approaches to Egea’s poetry and suggests it can be read by adopting a wider critical perspective than what materialist critique has offered. It takes into account critical inputs from related fields and emphasises the stylistic features and the literary quality of Egea’s work in relation to Spanish tradition. Furthermore, the chapter tries to draw a balance of the development of Egea’s poetry within the Spanish literary trends of the last thirty years of the 20th century. Lastly, the appendix contains the transcription of three interviews made by the thesis’ author with Juan Carlos Rodríguez, Álvaro Salvador y Luis García Montero, marxist theoretician and fellow poets respectively, with whom Javier Egea created the literary movement known as “La otra sentimentalidad”.
2012
Javier Egea; La otra sentimentalidad; Poesia contemporanea spagnola; Poesía de la experiencia; Transizione; Poeti di Granada
La tesi consiste nello studio dell'opera di Javier Egea (1952-1999), poeta granadino che fu tra i fondatori del gruppo “La otra sentimentalidad”. Il lavoro si articola in cinque capitoli e un'appendice. Il primo capitolo dà ragione del panorama culturale e letterario in Spagna dal 1962, anno in cui si insediò il Nono Governo della Dittatura inaugurando una lenta e progressiva apertura verso le influenze provenienti dagli altri paesi europei; il secondo tratta la stessa epoca nell'ambito della città di Granada, sviluppando un'analisi della poetica e dei risultati de “La otra sentimentalidad” come gruppo, e della sua successiva diluizione nella corrente più ampia della “Poesia dell'esperienza”. A partire dal terzo capitolo la tesi si concentra sulla biografia di Javier Egea e offre un commento dettagliato della sua produzione poetica, sia dei libri pubblicati che delle poesie inedite. Il quarto capitolo si propone di realizzare un'analisi trasversale dell'opera di Egea nel suo complesso, secondo delle prospettive critiche specifiche: temi e motivi, intertestualità, costruzione del soggetto poetico, uso della metrica e unità strutturale dei libri. L'ultimo capito presenta un percorso attraverso le approssimazioni critiche attuali e offre la nostra proposta per una lettura dell'opera di Egea, che vorremmo fosse più ampia dell'interpretazione materialista corrente, raccogliendo al contempo suggestioni provenienti da altri ambiti, quali ad esempio la psicanalisi e lo studio della tradizione letteraria spagnola e, soprattutto, valorizzando gli aspetti più propriamente letterari e stilistici della sua poesia. Inoltre, si cerca di tracciare un bilancio dello sviluppo della poetica egeiana all'interno dell'estetica letteraria dell'ultimo terzo del ventesimo secolo. Infine, l'appendice presenta la trascrizione delle interviste realizzate dall'autore della tesi ai compagni generazionali di Javier Egea, con i quali creò l'innovativa poetica de “La otra sentimentalidad”, cioè Juan Carlos Rodríguez, Álvaro Salvador y Luis García Montero, rispettivamente teorico marxista il primo e poeti gli ultimi due.
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