La ricerca, da cui è nato il libro, è maturata all'interno di un’istituzione, sul territorio del comune di San Martino BuonAlbergo, che si occupa di cura ed educazione di minori, italiani e migranti, a partire da ciò che avviene al suo interno, ossia un reticolo di incontri, tra saperi e persone, tra intenzionalità ed alterità. Al lavoro di ricerca, ho imposto l'obbligo di gettare una luce critica sulle nostre costruzioni culturali, e sui concetti stessi di cura, identità, educazione, convinto che il lavoro con i/le migranti sia una costrizione a ripensare la nostra idea di universale, che troppo spesso occulta le differenze, e finisce per occupare tutto lo spazio della riflessione e delle pratiche, privandoci della possibilità di vere innovazioni. Parlare, e far vedere, l'alterità all'interno delle istituzioni sono le azioni che costituiscono la politica della testimonianza, per la quale nessuno è detentore di un sapere unico o superiore a quello di altri/e, ma che posiziona le persone in un perenne senso di provvisorietà epistemologica, obbligandole a sperimentare i paradossi e le contraddizioni dell'incontro con l'altro, della rivendicazione di sé, delle costruzioni identitarie.
Intrecciare Legami
PERIN, Simone
2012-01-01
Abstract
La ricerca, da cui è nato il libro, è maturata all'interno di un’istituzione, sul territorio del comune di San Martino BuonAlbergo, che si occupa di cura ed educazione di minori, italiani e migranti, a partire da ciò che avviene al suo interno, ossia un reticolo di incontri, tra saperi e persone, tra intenzionalità ed alterità. Al lavoro di ricerca, ho imposto l'obbligo di gettare una luce critica sulle nostre costruzioni culturali, e sui concetti stessi di cura, identità, educazione, convinto che il lavoro con i/le migranti sia una costrizione a ripensare la nostra idea di universale, che troppo spesso occulta le differenze, e finisce per occupare tutto lo spazio della riflessione e delle pratiche, privandoci della possibilità di vere innovazioni. Parlare, e far vedere, l'alterità all'interno delle istituzioni sono le azioni che costituiscono la politica della testimonianza, per la quale nessuno è detentore di un sapere unico o superiore a quello di altri/e, ma che posiziona le persone in un perenne senso di provvisorietà epistemologica, obbligandole a sperimentare i paradossi e le contraddizioni dell'incontro con l'altro, della rivendicazione di sé, delle costruzioni identitarie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.