Le tradizioni linguistiche, come quella lituana, che vedono la loro genesi in opere divulgative frutto di traduzioni da testi fonte alloglotti, mescolano inevitabilmente i propri tratti originali con strutture indotte dal contatto linguistico, e ciò in misura maggiore quando si tratta di testi religiosi. In questi casi, infatti, il traduttore cerca di operare nel pieno rispetto del testo modello, senza alterarne le caratteristiche lin-guistiche, dall’ordine delle parole nella frase alle scelte morfologiche o sintattiche. Tale atteggiamento introduce nel testo replica, che, nel caso della tradizione litua-na, rappresenta anche uno dei primi “originali” della lingua scritta, strutture lingui-stiche che spesso non si conciliano con i tratti peculiari di quella lingua. Proprio in questi termini si pone la questione del rapporto tra il lessico e la grammatica in li-tuano antico: come si possono riconoscere con sicurezza le strutture più genuine di una simile tradizione linguistica, tenendole separate da quelle possibilmente indotte dal contatto linguistico e come si può descrivere la diacronia di un tale sistema linguistico in formazione? Come possiamo descrivere la stratigrafia del lessico lituano del XVI sec. secondo le sue varianti diastratiche e diatopiche? Con l’ausilio di minuti studi testuali contrastivi tra testo modello e testo replica, con adeguati strumenti lessicografici e filologici si cerca di descrivere, attraverso lo studio delle varianti e dei fenomeni di interferenza, le caratteristiche strutturali del lituano antico.
Il ruolo del lessico nella storia della lingua: il caso del lituano
COTTICELLI, Paola
2012-01-01
Abstract
Le tradizioni linguistiche, come quella lituana, che vedono la loro genesi in opere divulgative frutto di traduzioni da testi fonte alloglotti, mescolano inevitabilmente i propri tratti originali con strutture indotte dal contatto linguistico, e ciò in misura maggiore quando si tratta di testi religiosi. In questi casi, infatti, il traduttore cerca di operare nel pieno rispetto del testo modello, senza alterarne le caratteristiche lin-guistiche, dall’ordine delle parole nella frase alle scelte morfologiche o sintattiche. Tale atteggiamento introduce nel testo replica, che, nel caso della tradizione litua-na, rappresenta anche uno dei primi “originali” della lingua scritta, strutture lingui-stiche che spesso non si conciliano con i tratti peculiari di quella lingua. Proprio in questi termini si pone la questione del rapporto tra il lessico e la grammatica in li-tuano antico: come si possono riconoscere con sicurezza le strutture più genuine di una simile tradizione linguistica, tenendole separate da quelle possibilmente indotte dal contatto linguistico e come si può descrivere la diacronia di un tale sistema linguistico in formazione? Come possiamo descrivere la stratigrafia del lessico lituano del XVI sec. secondo le sue varianti diastratiche e diatopiche? Con l’ausilio di minuti studi testuali contrastivi tra testo modello e testo replica, con adeguati strumenti lessicografici e filologici si cerca di descrivere, attraverso lo studio delle varianti e dei fenomeni di interferenza, le caratteristiche strutturali del lituano antico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.