Nel 1857 il grecista tedesco di origine ebraica Jacob Bernays pubblicò il saggio Lineamenti del trattato perduto di Aristotele sull’effetto della tragedia in cui proponeva – in polemica con una secolare tradizione ermeneutica – un’interpretazione fortemente innovativa del concetto di catarsi tragica. Per lo studioso la categoria di katharsis utilizzata da Aristotele nella Poetica non ha alcuna valenza di tipo morale o estetico, ma va intesa in un senso medico-biologico come “depurazione”, “liberazione da un’affezione patologica”. In tale prospettiva il meccanismo catartico consisterebbe nel produrre artificialmente sul pubblico a teatro un eccesso di passioni per poi provocarne l’eliminazione, così da neutralizzare lo sconvolgimento dell’animo e ristabilire un’armonia emotiva. L’interpretazione di Bernays suscitò vivaci polemiche in quanto liquidava i modelli ermeneutici prevalenti di Lessing (catarsi aristotelica come processo di purificazione morale con effetti edificanti sullo spettatore) e di Goethe (catarsi come fenomeno puramente estetico). La grande maggioranza degli specialisti di tragedia greca respinse la spiegazione dell’effetto catartico come fenomeno medico-biologico. Ma l’interpretazione di Bernays ha esercitato grande influenza in almeno due direzioni: sulla concezione del tragico di Friedrich Nietzsche e sul cosiddetto “metodo catartico” elaborato da Otto Breuer e Sigmund Freud per curare i malati d’isteria.
Titolo: | Jacob Bernays e l’interpretazione medico-omeopatica della catarsi tragica. Con traduzione del saggio di Bernays, Grundzüge der verlorenen Abhandlung des Aristoteles über Wirkung der Tragödie (1857) |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2012 |
Abstract: | Nel 1857 il grecista tedesco di origine ebraica Jacob Bernays pubblicò il saggio Lineamenti del trattato perduto di Aristotele sull’effetto della tragedia in cui proponeva – in polemica con una secolare tradizione ermeneutica – un’interpretazione fortemente innovativa del concetto di catarsi tragica. Per lo studioso la categoria di katharsis utilizzata da Aristotele nella Poetica non ha alcuna valenza di tipo morale o estetico, ma va intesa in un senso medico-biologico come “depurazione”, “liberazione da un’affezione patologica”. In tale prospettiva il meccanismo catartico consisterebbe nel produrre artificialmente sul pubblico a teatro un eccesso di passioni per poi provocarne l’eliminazione, così da neutralizzare lo sconvolgimento dell’animo e ristabilire un’armonia emotiva. L’interpretazione di Bernays suscitò vivaci polemiche in quanto liquidava i modelli ermeneutici prevalenti di Lessing (catarsi aristotelica come processo di purificazione morale con effetti edificanti sullo spettatore) e di Goethe (catarsi come fenomeno puramente estetico). La grande maggioranza degli specialisti di tragedia greca respinse la spiegazione dell’effetto catartico come fenomeno medico-biologico. Ma l’interpretazione di Bernays ha esercitato grande influenza in almeno due direzioni: sulla concezione del tragico di Friedrich Nietzsche e sul cosiddetto “metodo catartico” elaborato da Otto Breuer e Sigmund Freud per curare i malati d’isteria. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11562/433657 |
ISBN: | 9788895351766 |
Appare nelle tipologie: | 03.01 Monografia o trattato scientifico |
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JACOB BERNAYS E L'INTERPRETAZIONE MEDICA DELLA CATARSI TRAGICA.pdf | Post-print | Accesso ristretto | Administrator Richiedi una copia |