Idee ed esperienze di pace nelle confraternite italiane del basso medioevo: evoluzioni e specificità Dopo aver evidenziato la genericità con cui gli studi hanno finora individuato ‘l’aspirazione alla pace’ perseguita dai sodalizi devozionali tardo-medievali, il contribuito intende mettere in luce come si sia evoluta nel corso del Due, Tre e Quattrocento l’idea di pace veicola dagli istituti confraternali, come sia stato storicamente interpretato questo concetto e quali declinazioni abbia avuto nei singoli contesti. L’idea di pace nelle confraternite si è infatti realizzata in una molteplicità di direzioni diverse: dall’astensione della violenza e dell’uso delle armi in tempi di guerriglia urbana e di accesi conflitti, a una marcata coscienza della pace come bene ‘pubblico’, all’impegno per risolvere i conflitti interni ed esterni ai sodalizi evitando il ricorso alle istituzioni giudiziarie pubbliche, a una sorta di pedagogia della pace veicolata dalle confraternite giovanili, alla diffusione di comportamenti irenici conformi al Vangelo verso il prossimo e verso i confratelli. Il percorso si concentra poi sull’indagine dei contesti territoriali che sono stati maggiormente studiati, dove più intensa è stata la produzione storiografica e più assidua l’edizioni di fonti, soprattutto, ma non solo, statutarie: l’Emilia Romagna (in particolare Bologna), il Veneto, l’Umbria.
Titolo: | Idee ed esperienze di pace nelle confraternite italiane del basso medioevo: evoluzioni e specificità |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2011 |
Abstract: | Idee ed esperienze di pace nelle confraternite italiane del basso medioevo: evoluzioni e specificità Dopo aver evidenziato la genericità con cui gli studi hanno finora individuato ‘l’aspirazione alla pace’ perseguita dai sodalizi devozionali tardo-medievali, il contribuito intende mettere in luce come si sia evoluta nel corso del Due, Tre e Quattrocento l’idea di pace veicola dagli istituti confraternali, come sia stato storicamente interpretato questo concetto e quali declinazioni abbia avuto nei singoli contesti. L’idea di pace nelle confraternite si è infatti realizzata in una molteplicità di direzioni diverse: dall’astensione della violenza e dell’uso delle armi in tempi di guerriglia urbana e di accesi conflitti, a una marcata coscienza della pace come bene ‘pubblico’, all’impegno per risolvere i conflitti interni ed esterni ai sodalizi evitando il ricorso alle istituzioni giudiziarie pubbliche, a una sorta di pedagogia della pace veicolata dalle confraternite giovanili, alla diffusione di comportamenti irenici conformi al Vangelo verso il prossimo e verso i confratelli. Il percorso si concentra poi sull’indagine dei contesti territoriali che sono stati maggiormente studiati, dove più intensa è stata la produzione storiografica e più assidua l’edizioni di fonti, soprattutto, ma non solo, statutarie: l’Emilia Romagna (in particolare Bologna), il Veneto, l’Umbria. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11562/431857 |
ISBN: | 9788876423543 |
Appare nelle tipologie: | 02.01 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |