Il presente contributo esamina il dibattito relativo all'uso della forza nei confronti dei c.d. attori non statali. La tesi sostenuta è che l'art. 51 stia assumendo una portata ratione personae più ampia di quella originariamente prevista dai redattori della Carta ONU, in virtù di un'interpretazione in via di consolidamento nella comunità internazionale. L'autore sostiene che le esigenze di sicurezza dello Stato attaccato e di rispetto della sovranità dello Stato presso cui opera la risposta militare vadano bilanciate attraverso un'interpretazione quanto più rigorosa e restrittiva dei requisiti di necessarietà e di proporzionalità dell'esercizio della legittima difesa.

Il ricorso all'uso della forza nei confronti degli attori non statali

MILANO, Enrico
2012-01-01

Abstract

Il presente contributo esamina il dibattito relativo all'uso della forza nei confronti dei c.d. attori non statali. La tesi sostenuta è che l'art. 51 stia assumendo una portata ratione personae più ampia di quella originariamente prevista dai redattori della Carta ONU, in virtù di un'interpretazione in via di consolidamento nella comunità internazionale. L'autore sostiene che le esigenze di sicurezza dello Stato attaccato e di rispetto della sovranità dello Stato presso cui opera la risposta militare vadano bilanciate attraverso un'interpretazione quanto più rigorosa e restrittiva dei requisiti di necessarietà e di proporzionalità dell'esercizio della legittima difesa.
2012
9788824321242
diritto internazionale; Carta delle Nazioni Unite; legittima difesa; attori non statali
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11562/430810
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact