Il nuovo giornale di Zeno, Maffei e Vallisnieri nacque in un clima di aperta concorrenza, se non di contrapposizione, alle più importanti riviste francesi; costruì i suoi primi articoli come una sorta di risposta al «Journal des Sçavants», entrando in polemica diretta con le «Mémoires de Trévoux». Inoltre, i primi numeri dimostrano, per contro, di concedere grande autorevolezza ad alcune pubblicazioni periodiche stampate Oltralpe, in particolare in Germania, e fra queste soprattutto agli «Acta eruditorum» di Lipsia. Il «Giornale de’ letterati» era molto attento alle novità editoriali stampate nel mondo tedesco, e in special modo, a quelle che riguardavano autori latini, ma anche volgari, italiani, umanistici o classici. Spesso queste segnalazioni seguivano agli annunci degli «Acta eruditorum», i quali, a loro volta, come i più importanti eruditi tedeschi dell’epoca, mostravano grande curiosità per gli studi sull’Umanesimo italiano e per quelli di filologia classica. Per finire, si deve sottolineare che la preferenza mostrata dal «Giornale dei letterati» per il mondo culturale tedesco fu ampiamente ricambiata da una entusiastica accoglienza da parte germanica: non solo il «Giornale» arrivò nei più importanti centri culturali dove era forte la presenza italiana, ma fu positivamente giudicato dai giornalisti degli «Acta eruditorum» di Lipsia che ne ripresero sovente le novità letterarie, riassumendo anche, talvolta, il contenuto stesso delle notizie. Tra gli «Acta» di Lipsia e il «Giornale dei letterati» esisteva quindi una forte connessione, cementata da una Weltanschauung che, per quanto riguardava il campo letterario, aveva il proprio baricentro nella rivalutazione della produzione umanistica.]
Il «Giornale de' Letterati d'Italia» e il mondo tedesco
FORNER, Fabio
2012-01-01
Abstract
Il nuovo giornale di Zeno, Maffei e Vallisnieri nacque in un clima di aperta concorrenza, se non di contrapposizione, alle più importanti riviste francesi; costruì i suoi primi articoli come una sorta di risposta al «Journal des Sçavants», entrando in polemica diretta con le «Mémoires de Trévoux». Inoltre, i primi numeri dimostrano, per contro, di concedere grande autorevolezza ad alcune pubblicazioni periodiche stampate Oltralpe, in particolare in Germania, e fra queste soprattutto agli «Acta eruditorum» di Lipsia. Il «Giornale de’ letterati» era molto attento alle novità editoriali stampate nel mondo tedesco, e in special modo, a quelle che riguardavano autori latini, ma anche volgari, italiani, umanistici o classici. Spesso queste segnalazioni seguivano agli annunci degli «Acta eruditorum», i quali, a loro volta, come i più importanti eruditi tedeschi dell’epoca, mostravano grande curiosità per gli studi sull’Umanesimo italiano e per quelli di filologia classica. Per finire, si deve sottolineare che la preferenza mostrata dal «Giornale dei letterati» per il mondo culturale tedesco fu ampiamente ricambiata da una entusiastica accoglienza da parte germanica: non solo il «Giornale» arrivò nei più importanti centri culturali dove era forte la presenza italiana, ma fu positivamente giudicato dai giornalisti degli «Acta eruditorum» di Lipsia che ne ripresero sovente le novità letterarie, riassumendo anche, talvolta, il contenuto stesso delle notizie. Tra gli «Acta» di Lipsia e il «Giornale dei letterati» esisteva quindi una forte connessione, cementata da una Weltanschauung che, per quanto riguardava il campo letterario, aveva il proprio baricentro nella rivalutazione della produzione umanistica.]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.