Il saggio esamina le modalità con cui gli ospedali della città di Trento amministrarono il patrimonio dei poveri, costituto da terreni e capitali, mettendo in evidenza i riscontri sociali di tale gestione. Poiché i terreni erano collocati in zone poco fertili, i rettori degli ospedali non incentivarono gli investimenti nel settore agricolo e non s'impegnarono a migliorarne la capacità produttiva. Essi trovarono nel prestito ad interesse, nella forma del censo e del mutuo vero e proprio, una risorsa di investimento alternativa che presentava il vantaggio di consolidare le relazioni sociali. Concedendo contratti di prestito a saggi di interesse contenuti e secondo criteri arbitrari, essi, infatti, intrecciarono significativi legami clientelari ricavandone un importante 'utile sociale'.
Il patrimonio dei poveri. Aspetti economici degli istituti assistenziali a Trento nei secoli XVII-XVIII
GARBELLOTTI, Marina
2001-01-01
Abstract
Il saggio esamina le modalità con cui gli ospedali della città di Trento amministrarono il patrimonio dei poveri, costituto da terreni e capitali, mettendo in evidenza i riscontri sociali di tale gestione. Poiché i terreni erano collocati in zone poco fertili, i rettori degli ospedali non incentivarono gli investimenti nel settore agricolo e non s'impegnarono a migliorarne la capacità produttiva. Essi trovarono nel prestito ad interesse, nella forma del censo e del mutuo vero e proprio, una risorsa di investimento alternativa che presentava il vantaggio di consolidare le relazioni sociali. Concedendo contratti di prestito a saggi di interesse contenuti e secondo criteri arbitrari, essi, infatti, intrecciarono significativi legami clientelari ricavandone un importante 'utile sociale'.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.