in presenza di una lacuna della legge, il diritto comune escogita, tra fine Quattrocento e inizio Cinquecento, il rimedio endogiurisprudenziale della opinione comune dei dottori di diritto; essa viene offerta al giudice come affidabile soluzione del quesito giuridico, sulla cui base risolvere il problema della lacuna normativa ed emettere la sentenza. In tal modo il giudice è supportato e guidato al reperimento di regole non reperibili nel diritto positivo ed insieme è costretto ad uniformarsi alle indicazioni della dottrina, limitando così la sua liberta di giudizio ma sottraendosi al giudizio di sindacato.
Titolo: | La forza del diritto: la “communis opinio doctorum” come argine all’“arbitrium iudicis” nel processo della prima età moderna |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2012 |
Abstract: | in presenza di una lacuna della legge, il diritto comune escogita, tra fine Quattrocento e inizio Cinquecento, il rimedio endogiurisprudenziale della opinione comune dei dottori di diritto; essa viene offerta al giudice come affidabile soluzione del quesito giuridico, sulla cui base risolvere il problema della lacuna normativa ed emettere la sentenza. In tal modo il giudice è supportato e guidato al reperimento di regole non reperibili nel diritto positivo ed insieme è costretto ad uniformarsi alle indicazioni della dottrina, limitando così la sua liberta di giudizio ma sottraendosi al giudizio di sindacato. |
Handle: | http://hdl.handle.net/11562/424141 |
ISBN: | 9788834827611 |
Appare nelle tipologie: | 02.01 Contributo in volume (Capitolo o Saggio) |
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