INTRODUZIONE E SCOPO: il colangiocarcinoma è la seconda neoplasia epatica per frequenza. La resezione chirurgica è ancora oggi l’unica terapia che consente buoni risultati a lungo termine. L’accurata diagnosi e la stratificazione prognostica dopo terapia chirurgica sono due delle maggiori problematiche del trattamento di questa neoplasia. La MUC 5AC è una proteina che è espressa in differenti tessuti umani ed è stata identificata in diverse neoplasie epiteliali. Lo scopo di questa tesi è quello di identificare il ruolo del dosaggio sierico di MUC 5AC in un gruppo di pazienti con colangiocarcinoma intraepatico e peri-ilare. Il valore diagnostico e quello prognostico nei pazienti resecati è stato confrontato con il dosaggio sierico di CEA e CA 19.9. Pazienti and metodi: 69 pazienti con colangiocarcinoma, litiasi biliare, epatolitiasi, altre neoplasie primitive e secondarie del fegato e controlli sani sono stati inclusi nello studio. Il dosaggio sierico di MUC 5AC è stato eseguito con metodica ELISA. Resultati: Il dosaggio sierico di MUC 5AC è risultato significativamente aumentato nei pazienti con colangiocarcinoma nei confronti della litiasi biliare, dell’epatolitiasi, delle altre neoplasie primitive e secondarie epatiche e nei confronti dei controlli sani. Il valore diagnostico di MUC 5AC è stato valutato con l’analisi delle curve ROC. L’AUC di MUC5AC è risultata significativamente maggiore rispetto a CEA e CA 19.9 nella diagnosi di colangiocarcinoma. Nei pazienti con colangiocarcinoma il dosaggio sierico di MUC 5AC è risultato significativamente maggiore nei pazienti con malattia metastatica (stadio TNM IVb). La sopravvivenza nei pazienti sottoposti a resezione chirurgica con MUC 5AC < 13 ng/ml è risultata maggiore nei confronti dei pazienti con MUC 5AC > 13 ng/ml. Conclusioni Il dosaggio sierico di MUC 5AC si è dimostrato utile nella diagnosi differenziale di colangiocarcinoma e di altre malattie benigne della via biliare. Abbiamo confermato il ruolo diagnostico di MUC 5AC nei confronti di CA 19.9 and CEA. Il dosaggio di MUC 5AC ha dimostrato di essere utile come fattore prognostico con una correlazione con lo stadio di malattia e con la sopravvivenza.

Background and aims: cholangiocarcinoma is the second more frequent primary neoplasm of the liver. Surgical resection is still the only therapy that can achieve good long-term results. Diagnosis and prognostic stratification are the two most debated issues in the surgical treatment of this disease. MUC 5AC is a mucinous protein that is expressed by different human tissues and had been identified in different epithelial cancers. The aim of this study was to investigate the role of serum assessment of MUC 5AC in a group of patients with intrahepatic and peri-hilar cholangiocarcinoma. The diagnostic role compared to CA 19.9 and CEA and the prognostic role in patients submitted to surgical resection were investigated. Patients and methods: 69 patients with cholangiocarcinoma, biliary lithiasis and hepatolithiasis, other primary and secondary liver cancers and a group of control subjects were included into this study. Serum assessment of MUC 5AC was performed with ELISA method. Results: Serum MUC 5AC was significantly higher in patients with cholangiocarcinoma compared to biliary lithiasis, hepatolithiasis, other primary or secondary liver tumors and control subjects. The diagnostic value of serum MUC 5AC was investigated with ROC curve analysis. The AUC of serum MUC 5AC for the diagnosis of cancer was significantly higher compared to CA 19.9 and CEA. In cholangiocarcinoma’ patients the serum values of MUC5AC was significantly higher in patients with metastatic disease (stage TNM IVb). The survival after surgical resection was higher in patients with serum MUC 5AC < 13 ng/ml. Conclusions Serum MUC 5AC proved to be useful as diagnostic tool for identification of cholangiocarcinoma. The diagnostic value of MUC 5AC proved to be higher compared to CA 19.9 and CEA. Moreover serum MUC 5AC proved to have prognostic value with relationship with tumor stage and survival.

MUC5AC: nuovo marker sierico nel colangiocarcinoma intraepatico e peri-ilare

RUZZENENTE, Andrea
2012-01-01

Abstract

Background and aims: cholangiocarcinoma is the second more frequent primary neoplasm of the liver. Surgical resection is still the only therapy that can achieve good long-term results. Diagnosis and prognostic stratification are the two most debated issues in the surgical treatment of this disease. MUC 5AC is a mucinous protein that is expressed by different human tissues and had been identified in different epithelial cancers. The aim of this study was to investigate the role of serum assessment of MUC 5AC in a group of patients with intrahepatic and peri-hilar cholangiocarcinoma. The diagnostic role compared to CA 19.9 and CEA and the prognostic role in patients submitted to surgical resection were investigated. Patients and methods: 69 patients with cholangiocarcinoma, biliary lithiasis and hepatolithiasis, other primary and secondary liver cancers and a group of control subjects were included into this study. Serum assessment of MUC 5AC was performed with ELISA method. Results: Serum MUC 5AC was significantly higher in patients with cholangiocarcinoma compared to biliary lithiasis, hepatolithiasis, other primary or secondary liver tumors and control subjects. The diagnostic value of serum MUC 5AC was investigated with ROC curve analysis. The AUC of serum MUC 5AC for the diagnosis of cancer was significantly higher compared to CA 19.9 and CEA. In cholangiocarcinoma’ patients the serum values of MUC5AC was significantly higher in patients with metastatic disease (stage TNM IVb). The survival after surgical resection was higher in patients with serum MUC 5AC < 13 ng/ml. Conclusions Serum MUC 5AC proved to be useful as diagnostic tool for identification of cholangiocarcinoma. The diagnostic value of MUC 5AC proved to be higher compared to CA 19.9 and CEA. Moreover serum MUC 5AC proved to have prognostic value with relationship with tumor stage and survival.
2012
colangiocarcinoma; chirurgia
INTRODUZIONE E SCOPO: il colangiocarcinoma è la seconda neoplasia epatica per frequenza. La resezione chirurgica è ancora oggi l’unica terapia che consente buoni risultati a lungo termine. L’accurata diagnosi e la stratificazione prognostica dopo terapia chirurgica sono due delle maggiori problematiche del trattamento di questa neoplasia. La MUC 5AC è una proteina che è espressa in differenti tessuti umani ed è stata identificata in diverse neoplasie epiteliali. Lo scopo di questa tesi è quello di identificare il ruolo del dosaggio sierico di MUC 5AC in un gruppo di pazienti con colangiocarcinoma intraepatico e peri-ilare. Il valore diagnostico e quello prognostico nei pazienti resecati è stato confrontato con il dosaggio sierico di CEA e CA 19.9. Pazienti and metodi: 69 pazienti con colangiocarcinoma, litiasi biliare, epatolitiasi, altre neoplasie primitive e secondarie del fegato e controlli sani sono stati inclusi nello studio. Il dosaggio sierico di MUC 5AC è stato eseguito con metodica ELISA. Resultati: Il dosaggio sierico di MUC 5AC è risultato significativamente aumentato nei pazienti con colangiocarcinoma nei confronti della litiasi biliare, dell’epatolitiasi, delle altre neoplasie primitive e secondarie epatiche e nei confronti dei controlli sani. Il valore diagnostico di MUC 5AC è stato valutato con l’analisi delle curve ROC. L’AUC di MUC5AC è risultata significativamente maggiore rispetto a CEA e CA 19.9 nella diagnosi di colangiocarcinoma. Nei pazienti con colangiocarcinoma il dosaggio sierico di MUC 5AC è risultato significativamente maggiore nei pazienti con malattia metastatica (stadio TNM IVb). La sopravvivenza nei pazienti sottoposti a resezione chirurgica con MUC 5AC < 13 ng/ml è risultata maggiore nei confronti dei pazienti con MUC 5AC > 13 ng/ml. Conclusioni Il dosaggio sierico di MUC 5AC si è dimostrato utile nella diagnosi differenziale di colangiocarcinoma e di altre malattie benigne della via biliare. Abbiamo confermato il ruolo diagnostico di MUC 5AC nei confronti di CA 19.9 and CEA. Il dosaggio di MUC 5AC ha dimostrato di essere utile come fattore prognostico con una correlazione con lo stadio di malattia e con la sopravvivenza.
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