BACKGROUND: la vena ombelicale umana conservata in glutaraldeide è stata utilizzata per circa 30 anni nelle riscostruzioni infrainguinali per arteriopatia degli arti inferiori. Nella nostra esperienza, limitatamente ai pazienti che presentavano ischemia critica degli arti inferiori, la pervietà primaria seconadaria e il salvataggio d'arto sono stati rispettivamente del 39,9%, 58,5% e 61,5% a 4 anni, senza un numero statisticamente significativo di trombosi post-operatorie del by-pass o evoluzioni aneurismatiche. L'esperienza con vene ombelicali cri preservate (cHUV) è limitata ad alcuni studi nei quali viene investigato il potenziale utilizzo nelle ricostruzioni vascolari. Lo scopo dello studio è di valutare pervietà primaria e secondaria del graft e salvataggio d'arto, in un singolo centro, in una serie consecutiva di by-pass utilizzando cHUV. METODI :tra Settembre 2008 e Gennaio 2012, 50 pazienti sono stati sottoposti a rivascolarizzazione periferica, utilizzando cHUV, con rinforzo esterno in mesh di Dacron. Le indicazioni per la rivascoalrizzazione erano: ischemia critica, lesione ulcerative o gangrena degli arti inferiori, assenza di patrimonio safenico. L'anastomosi distale è stata eseguita nel 94% dei casi al di sotto del ginocchio 33 poplitea, 6 arterie tibiali, 8 interossea). Una fistola artero-venosa è stata confezionata nel 54% dei casi e nel 70% si trattava di chirurgia di rifacimento. RISULTATI: età media della popolazione è stata di 73,3±7,3 anni, con prevalenza degli uomini (66%) mentre il 46% dei pazienti era diabetico. La pervietà primaria è stata del 83% e del 78% ad 1 e 2 anni rispettivamente. La pervietà secondaria è stata del 82% e 77% ad 1 e 2 anni rispettivamente. Il salvataggio d’arto è stato del 86% e del 77% ad 1 e 2 anni rispettivamente. In un caso si è verificata una trombosi acuta del graft nell’immediato post-operatorio. Non sono state evidenziate evoluzioni aneurismatiche del cordone ombelicale. CONCLUSIONI: l’uso della vena ombelicale umana criopreservata ha dato risultati, al momento, soddisfacenti in termini di pervietà primaria e salvataggio d’arto e potrebbe rappresentare una valida alternativa per l’utilizzo nelle ricostruzioni vascolari periferiche nei pazienti affetti da ischemia critica degli arti inferiori.

BACKGROUND: Glutaraldehyde stabilized human umbilical veins (HUV) have been used for infrainguinal arterial reconstruction for almost three decades. In our experience primary patency, secondary patency and limb salvage was rispectively 39,9%, 58,5% and 61,5% at 4 years, not signicatively were post-operative thrombosis and aneurysm evolution. Experience with cryopreserved (cHUV) is limited and only few studies specifically investigated its feasibility for bypass grafting. The aim of the study is to establish primary and secondary graft patency as well as limb savage in a single center consecutive series of bypasses grafting with cHUV. METHODS: Between September 2008 and January 2012, 50 patients underwent lower limbs revascularization procedures by using cHUV coated with a Dacron mesh at the operating table. Indications for revascularization with cHUV were: critical limb ischaemia, rest pain, small ulcers and gangrene when autologous saphenous vein was absent. Distal anastomosis was performed in 94% of cases below the knee (33 on popliteal artery, 6 on tibial arteries, 8 on peroneal artery). An artero-venous fistula was performed in 54% of the patients and in 70% of cases the bypass grafting was a redo surgery. All the bypasses performed were reviewed for primary and secondary graft patency as well as limb salvage. RESULTS: Mean population age was 73,3±7,3 with higher prevalence of male (66%) and 46% of diabetic patients. Primary patency was 83% and 78%, after 1 and 2 years respectively. Secondary patency was 82% and 77%, after 1 and 2 years respectively. Limb salvage rate was 86% and 77% after 1 and 2 years. Early graft thrombosis was observed in one patient. We did not observe aneurismal cHUV graft degeneration. CONCLUSIONS: use of cryopreserved HUV provides acceptable patency and limb savage rates representing a valuable alternative for bypass grafting in critical lower limb ischemia.

Critical limb ischaemia: l'utilizzo della vena ombelicale umana criopreservata negli interventi di rivascolarizzazione periferica.

NICOLAI, Laura
2012-01-01

Abstract

BACKGROUND: Glutaraldehyde stabilized human umbilical veins (HUV) have been used for infrainguinal arterial reconstruction for almost three decades. In our experience primary patency, secondary patency and limb salvage was rispectively 39,9%, 58,5% and 61,5% at 4 years, not signicatively were post-operative thrombosis and aneurysm evolution. Experience with cryopreserved (cHUV) is limited and only few studies specifically investigated its feasibility for bypass grafting. The aim of the study is to establish primary and secondary graft patency as well as limb savage in a single center consecutive series of bypasses grafting with cHUV. METHODS: Between September 2008 and January 2012, 50 patients underwent lower limbs revascularization procedures by using cHUV coated with a Dacron mesh at the operating table. Indications for revascularization with cHUV were: critical limb ischaemia, rest pain, small ulcers and gangrene when autologous saphenous vein was absent. Distal anastomosis was performed in 94% of cases below the knee (33 on popliteal artery, 6 on tibial arteries, 8 on peroneal artery). An artero-venous fistula was performed in 54% of the patients and in 70% of cases the bypass grafting was a redo surgery. All the bypasses performed were reviewed for primary and secondary graft patency as well as limb salvage. RESULTS: Mean population age was 73,3±7,3 with higher prevalence of male (66%) and 46% of diabetic patients. Primary patency was 83% and 78%, after 1 and 2 years respectively. Secondary patency was 82% and 77%, after 1 and 2 years respectively. Limb salvage rate was 86% and 77% after 1 and 2 years. Early graft thrombosis was observed in one patient. We did not observe aneurismal cHUV graft degeneration. CONCLUSIONS: use of cryopreserved HUV provides acceptable patency and limb savage rates representing a valuable alternative for bypass grafting in critical lower limb ischemia.
2012
human umbilical vein; crittical limb ischaemia
BACKGROUND: la vena ombelicale umana conservata in glutaraldeide è stata utilizzata per circa 30 anni nelle riscostruzioni infrainguinali per arteriopatia degli arti inferiori. Nella nostra esperienza, limitatamente ai pazienti che presentavano ischemia critica degli arti inferiori, la pervietà primaria seconadaria e il salvataggio d'arto sono stati rispettivamente del 39,9%, 58,5% e 61,5% a 4 anni, senza un numero statisticamente significativo di trombosi post-operatorie del by-pass o evoluzioni aneurismatiche. L'esperienza con vene ombelicali cri preservate (cHUV) è limitata ad alcuni studi nei quali viene investigato il potenziale utilizzo nelle ricostruzioni vascolari. Lo scopo dello studio è di valutare pervietà primaria e secondaria del graft e salvataggio d'arto, in un singolo centro, in una serie consecutiva di by-pass utilizzando cHUV. METODI :tra Settembre 2008 e Gennaio 2012, 50 pazienti sono stati sottoposti a rivascolarizzazione periferica, utilizzando cHUV, con rinforzo esterno in mesh di Dacron. Le indicazioni per la rivascoalrizzazione erano: ischemia critica, lesione ulcerative o gangrena degli arti inferiori, assenza di patrimonio safenico. L'anastomosi distale è stata eseguita nel 94% dei casi al di sotto del ginocchio 33 poplitea, 6 arterie tibiali, 8 interossea). Una fistola artero-venosa è stata confezionata nel 54% dei casi e nel 70% si trattava di chirurgia di rifacimento. RISULTATI: età media della popolazione è stata di 73,3±7,3 anni, con prevalenza degli uomini (66%) mentre il 46% dei pazienti era diabetico. La pervietà primaria è stata del 83% e del 78% ad 1 e 2 anni rispettivamente. La pervietà secondaria è stata del 82% e 77% ad 1 e 2 anni rispettivamente. Il salvataggio d’arto è stato del 86% e del 77% ad 1 e 2 anni rispettivamente. In un caso si è verificata una trombosi acuta del graft nell’immediato post-operatorio. Non sono state evidenziate evoluzioni aneurismatiche del cordone ombelicale. CONCLUSIONI: l’uso della vena ombelicale umana criopreservata ha dato risultati, al momento, soddisfacenti in termini di pervietà primaria e salvataggio d’arto e potrebbe rappresentare una valida alternativa per l’utilizzo nelle ricostruzioni vascolari periferiche nei pazienti affetti da ischemia critica degli arti inferiori.
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