Lo scritto si colloca nel filone di studi che approfondisce la relazione tra impresa e lavoro (Coda, 1993),nella prospettiva di ricerca del consenso fra gli attori coinvolti. In particolare l’analisi si riferisce al momentogenetico di tale rapporto, per i nuovi entranti nel mercato del lavoro, al termine o in via concomitantealla formazione universitaria.In tale scenario, la qualificazione recente delle università quali protagoniste dei processi di placement, dapprimaattraverso il consistente sforzo fatto per la diffusione degli stage ed ora con funzioni vieppiù evolute,può favorire un innesto maggiormente coesivo tra impresa e lavoro, a condizione che le istituzioni universitariesappiano implementare strutture capaci di acquisire e allocare, in apposite unità organizzative dellapropria struttura, competenze nuove e integrate; ed a condizione che i processi che favoriscono ogni formadi inserimento lavorativo facciano leva sulla coerenza tra i fabbisogni aziendali e le potenzialità autentichedei laureati.Il successo nel favorire la relazione tra impresa e lavoro apre peraltro la strada, per le università, alla creazionedi un network relazionale importante, nel quale i laureati possono diventare i primi promotori di nuovee diverse collaborazioni, in particolare quelle sul fronte della ricerca da sviluppare in comune fra universitàe mondo delle imprese.
Il ruolo dell'Università nel rapporto impresa-lavoro
LAI, Alessandro
2010-01-01
Abstract
Lo scritto si colloca nel filone di studi che approfondisce la relazione tra impresa e lavoro (Coda, 1993),nella prospettiva di ricerca del consenso fra gli attori coinvolti. In particolare l’analisi si riferisce al momentogenetico di tale rapporto, per i nuovi entranti nel mercato del lavoro, al termine o in via concomitantealla formazione universitaria.In tale scenario, la qualificazione recente delle università quali protagoniste dei processi di placement, dapprimaattraverso il consistente sforzo fatto per la diffusione degli stage ed ora con funzioni vieppiù evolute,può favorire un innesto maggiormente coesivo tra impresa e lavoro, a condizione che le istituzioni universitariesappiano implementare strutture capaci di acquisire e allocare, in apposite unità organizzative dellapropria struttura, competenze nuove e integrate; ed a condizione che i processi che favoriscono ogni formadi inserimento lavorativo facciano leva sulla coerenza tra i fabbisogni aziendali e le potenzialità autentichedei laureati.Il successo nel favorire la relazione tra impresa e lavoro apre peraltro la strada, per le università, alla creazionedi un network relazionale importante, nel quale i laureati possono diventare i primi promotori di nuovee diverse collaborazioni, in particolare quelle sul fronte della ricerca da sviluppare in comune fra universitàe mondo delle imprese.File | Dimensione | Formato | |
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