Lo scritto è dedicato ad aggiornare l'ipotesi di introdurre un ricorso diretto individuale tra le vie di accesso alla giustizia costituzionale con l’obiettivo di completare il nostro sistema di tutela dei diritti fondamentali. L’intenzione era rileggere quell’idea alla luce dei profondi cambiamenti che hanno interessato le relazioni tra i sistemi di giustizia costituzionale e quelli di giustizia sovranazionale, in particolare con riferimento alla eccezionale crescita della giurisprudenza della Corte di Strasburgo, a partire dall’entrata in vigore del Protocollo XI nel 1998 che ne ha innovato la disciplina sull’accesso. Si è riflettuto sulla possibilità che nuove spinte richiedano di investire la Corte costituzionale del ruolo di giudice ultimo dei diritti fondamentali in via diretta e non più in via mediata dall’incidentalità del sistema. L’ipotesi di introdurre anche in Italia il ricorso diretto individuale potrebbe favorire una nuova duplice missione in capo alla Corte costituzionale, rispetto a quella rivestita fino ad oggi: le permetterebbe di pronunciarsi su temi delicati, sui quali il legislatore nazionale non ha voluto o saputo intervenire, e sui quali difficilmente la Corte di Strasburgo può essere chiamata a un ruolo di supplenza. Inoltre, le consentirebbe di svolgere un compito di diffusione tra i giudici di interpretazioni rispettose dei diritti costituzionali, correggendo, ad esempio, la giurisprudenza dei giudici comuni in relazione a diritti costituzionali entrati in gioco nel corso di un processo.

La tutela dei diritti fondamentali tra il ricorso diretto individuale alla Corte costituzionale e il ricorso a Strasburgo: spunti di riflessione per il sistema italiano.

CRIVELLI, Elisabetta
2011-01-01

Abstract

Lo scritto è dedicato ad aggiornare l'ipotesi di introdurre un ricorso diretto individuale tra le vie di accesso alla giustizia costituzionale con l’obiettivo di completare il nostro sistema di tutela dei diritti fondamentali. L’intenzione era rileggere quell’idea alla luce dei profondi cambiamenti che hanno interessato le relazioni tra i sistemi di giustizia costituzionale e quelli di giustizia sovranazionale, in particolare con riferimento alla eccezionale crescita della giurisprudenza della Corte di Strasburgo, a partire dall’entrata in vigore del Protocollo XI nel 1998 che ne ha innovato la disciplina sull’accesso. Si è riflettuto sulla possibilità che nuove spinte richiedano di investire la Corte costituzionale del ruolo di giudice ultimo dei diritti fondamentali in via diretta e non più in via mediata dall’incidentalità del sistema. L’ipotesi di introdurre anche in Italia il ricorso diretto individuale potrebbe favorire una nuova duplice missione in capo alla Corte costituzionale, rispetto a quella rivestita fino ad oggi: le permetterebbe di pronunciarsi su temi delicati, sui quali il legislatore nazionale non ha voluto o saputo intervenire, e sui quali difficilmente la Corte di Strasburgo può essere chiamata a un ruolo di supplenza. Inoltre, le consentirebbe di svolgere un compito di diffusione tra i giudici di interpretazioni rispettose dei diritti costituzionali, correggendo, ad esempio, la giurisprudenza dei giudici comuni in relazione a diritti costituzionali entrati in gioco nel corso di un processo.
2011
9788814173028
Corte costituzionale; Corte di Strasburgo; ricorso diretto
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